Facebook, Zuckerberg fa mea culpa: 'Ho commesso un errore enorme'

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ZuckerbergMark4WASHINGTON, 6 apr. – L'amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg  ha fatto il mea culpa per gli abusi che ci sono stati sul social network, inclusi quelli di Cambridge Analytica.

"E' stato fatto un errore enorme nel non concentrarsi a sufficienza su quei rischi" ha detto Zuckerberg in una call organizzata ieri con i giornalisti in vista della sua testimonianza al Congresso americano, prevista l'11 aprile prossimo.

E se i legislatori a Capitol Hill – invitandolo a presentarsi personalmente – credevano che fosse lui la persona più adatta a fornire spiegazioni, Zuckerberg è convinto di essere ancora la persona giusta per guidare l'azienda come Ceo: "Credo che la vita stia nell'imparare dagli errori e capire cosa serve fare per andare avanti". E dopo che un investitore istituzionale ha fatto pressing perché lui lasci la presidenza del consiglio di amministrazione, Zuckerberg ha detto "Non che io sappia" a chi gli aveva chiesto se il board stesso stava prendendo in considerazione una tale mossa.

Dopo avere rotto il silenzio con un "abbiamo sbagliato" il 21 marzo scorso, lasciando passare cinque giorni dallo scoppio dello scandalo Cambridge Analytica, Zuckerberg ha parlato ore dopo la revisione al rialzo da parte dell'azienda del numero di utenti di cui la società di dati londinese ha "condiviso impropriamente" le informazioni senza il loro consenso. Si è passati a un massimo di 87 milioni dagli 50 milioni indicati dal New York Times e del britannico Observer quando per primi diedero notizia delle attività di Cambridge Analytica, usata anche dalla campagna elettorale di Donald Trump.

(askanews)


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