Coronavirus, Massimo Galli: 'La misurazione della febbre agli alunni va fatta a scuola'

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ScuolaMedia1ROMA, 27 ago. – Alla misurazione della temperatura "o ci credi, o non ci credi. Se non ci credi è inutile farla in qualsiasi momento" ha affermato Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, rispondendo ad una domanda se sia utile o meno rilevare la temperatura degli alunni e se farlo a casa o in istituto prima delle lezioni.

"Se ci credi, tenendo conto che una larga parte dei bambini che si infetta con il virus è asintomatica, allora va misurata assolutamente a scuola" precisa Galli.

"Pensare – ha spiegato – che possano far fede centinaia di migliaia di termometri diversi, in case diverse e condizioni diverse vuol dire caricare di un'ulteriore responsabilità ai genitori e sottrarsi a uno di quegli interventi che potrebbero essere ben collocati insieme ad altri, nell'ambito dell'attività scolastica, di controllo della presenza dell'infezione".

"Sono per una forte presenza sanitaria a scuola, senza nulla togliere alla scuola del suo ruolo fondamentale. Quest'anno è necessario che ci sia qualcosa a presidiare di valido, e tra i presìdi anche la possibilità di misurare in loco la febbre è importante".

(askanews)


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