Le mappe del Bertazzolo tra Mantova e Parigi: il confronto su ‘Civiltà Mantovana’ si tinge di giallo

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opere BertazzoloGabriele MappaMantova-EdizioneParigiMANTOVA, 18 giu. – La ben nota mappa di Mantova di Gabriele Bertazzolo, di cui la Biblioteca Teresiana conserva un rarissimo esemplare, si offre a nuove indagini e interpretazioni grazie ai recenti studi su una stampa analoga che si trova a Parigi alla Bibliothèque Nationale de France.

Grazie alla scoperta del bibliotecario della Teresiana Andrea Tirelli, si è sviluppata la ricerca effettuata insieme a Irma Pagliari che è pubblicata sul numero 147, quarta serie, anno LVI, della rivista "Civiltà Mantovana", presentato oggi pomeriggio nella Sala delle Vedute della Biblioteca Teresiana alla presenza dell'assessore alle Biblioteche del Comune di Mantova Paola Nobis, del direttore di "Civiltà Mantovana" Giancarlo Malacarne e di alcuni autori degli studi pubblicati.

Il confronto analitico tra gli esemplari dell'opera del Bertazzolo è particolarmente interessante per le differenze che sono state evidenziate dagli autori dello studio e suscitano una serie di interrogativi che lasciano aperta la strada di ulteriori ricerche.

Mantova CiviltàMantovana147 PresentazioneUn percorso che, per certi aspetti si configura come un "giallo" a partire dalle diverse datazioni (1628/1620) di stampa e redazione, ma anche per la diversa dedica incisa sul documento. E' per Carlo Gonzaga Nevers l'edizione Delfichi conservata in Teresiana, mentre quella parigina datata 1628 è dedicata al duca Ferdinando, indicato come ancora vivo (in realtà morto nel 1626) e alla sua consorte Caterina de Medici.

Il mistero si infittisce andando a verificare le edizioni dei secoli successivi, derivate dagli originali del Bertazzolo, che presentano caratteristiche ora di una ora dell'altra versione nota, lasciando immaginare ulteriori sviluppi di indagine futura.

Una pagina interessante della storia, ma anche della cartografia mantovana che, come giustamente ha suggerito la dottoressa Irma Pagliari, potrebbe essere protagonista di una mostra specifica su cui puntare nel prossimo futuro.

Il numero 147 di "Civiltà Mantovana" contiene altri preziosi contributi di Rodolfo Signorini ( l'invidia di cui fu vittima Andrea Mantegna), di don Giuseppe Rubini (iconografia quattrocentesca della Basilica di Sant'Andrea), di Claudio Fraccari (la recente mostra di Renzo Margonari), di Yumiko Mochizuki, Enzo Ghidoni, Giulio Girondi, Pavel Marek, Daniela Ferrari, Daniele Bini e Roberto Fame.


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