Coronavirus, epidemiologo Zhon: 'Le autoritĂ di Wuhan non volevano dirci la veritĂ '
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- Creato 20 Maggio 2020
- Pubblicato 20 Maggio 2020
PECHINO, 20 mag. - La Cina ha capito che la "misteriosa malattia polmonare" di Wuhan era una bomba pronta ad esplodere solo quando è stato richiamato in servizio permanente effettivo "l'eroe della Sars", il pneumologo ed epidemiologo Zhong Nanshan.
Era il 18 gennaio, le autoritĂ della metropoli dello Hubei insistevano a sostenere che solo 41 persone avevano sintomi legati all'affezione "sconosciuta" e che il virus non si trasmetteva tra persone, ma era circoscritto in un focolaio nel mercato di carne selvatica.
Il professor Zhong Nanshan quel 18 gennaio andò a Wuhan per indagare e appena arrivato il suo telefono cominciò a squillare: medici e suoi ex studenti lo avvisavano che la situazione in città era molto più grave di quanto si pensasse a Pechino.
"Le autoritĂ di Wuhan non avevano piacere di dire la veritĂ , a quel tempo", ha spiegato il professore in una intervista alla Cnn. Zhong non credeva a quel numero 41: i pazienti che i dignitari di Wuhan insistevano a dichiarare; e soprattutto non credeva che l'epidemia a metĂ gennaio fosse ancora "prevenibile e controllabile".
Si era perso troppo tempo dai primi casi rilevati a dicembre, in Giappone e in Thailandia erano stati giĂ individuati dei viaggiatori arrivati da Wuhan con i sintomi polmonari evidenti.
"Quel 18 gennaio chiesi alle autorità locali i veri numeri, ma erano riluttanti", ricorda. Così Zhong Nanshan tornò a Pechino, fece rapporto, il 20 gennaio avvisò la Cina (e il mondo) che il coronavirus ancora senza nome di Wuhan si stava trasmettendo tra persone, si rischiava la catastrofe. Su suo consiglio il 23 gennaio Wuhan fu messa in quarantena, per 76 giorni. I capi del Partito nella città e nella provincia dello Hubei sono stati epurati a febbraio. E Zhong dice che i numeri dei contagi e dei morti comunicati da Pechino da allora sono stati trasparenti.
L'epidemiologo assicura che il governo ha imparato la lezione della Sars, la prima epidemia da coronavirus scoperta nel 2002 e durata fino al 2003: "Allora, 17 anni fa, furono occultate alcune notizie, per due o tre mesi", ha detto alla Cnn. Nel 2003, dopo che la Sars aveva ucciso circa 800 cinesi e spaventato il mondo arrivando in 30 Paesi, Zhong fu chiamato per la prima volta e messo al comando delle operazioni sanitarie nella provincia del Guangdong, epicentro della crisi. Osò svelare la realtà : che quel virus era stato sottovalutato, che le autorità locali prima non avevano capito e poi avevano cercato di nascondere la gravità della situazione. Allora a Pechino compresero e alla fine la Sars fu messa sotto controllo.
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