Sanità, emergenza gastroenterologi: in Italia carenza di specialisti

  • Stampa

Medico Gastroenterologo2ROMA, 4 apr. – Durante il Congresso Nazionale delle malattie digestive è merso che in Italia mancano specialisti in gastroenterologia.

L'allarme che deve giungere al più presto alle orecchie delle istituzioni affinché possano essere messe in campo soluzioni per non privare i cittadini di queste figure professionali fondamentali.

È stato questo l'argomento della tavola rotonda istituzionale 'Carenza di specialisti: criticità e proposte' che quest'anno si è svolto all'Ergife Palace Hotel di Roma per festeggiare il suo 25° Anniversario. Un compleanno importante che vede unite tutte le società scientifiche gastroenterologiche (AIGO, SIED, SIGE, AISF, AISP, IG-IBD, SIGENP, SINGEM) e non gastroenterologiche (ADI, GISCoR, SICCR, SICO) che hanno interesse e si occupano a vario titolo di malattie dell'apparato digerente.

"I reparti di gastroenterologia stanno chiudendo uno dopo l'altro – hanno detto i partecipanti alla tavola rotonda – e questo comporta lo spostamento dei pazienti verso le chirurgie e verso la medicina interna, con un aumento dei costi e un evidente peggioramento della qualità assistenziale, a tutto danno dei pazienti e dello stesso Ssn".

A lanciare l'allarme sulla progressiva carenza di specialisti è la presidente FISMAD Maria Caterina Parodi: "Entro il 2022 andranno in pensione oltre 30 mila specialisti ospedalieri e 5 mila universitari e ambulatoriali convenzionati. Nel 2025 si arriverà ad un collasso del 'sistema salute' per l'assenza di quasi 17 mila specialisti, un crollo dovuto al mancato ricambio generazionale causato dall'imbuto formativo creatosi in questi anni. Sono 10 mila i laureati in medicina ogni anno, 6.934 sono stati i contratti di formazione specialistica nel 2018, con un aumento di 900 borse previsto nel 2019. Numeri insufficienti – sostiene Parodi – per ridurre il deficit atteso. Bisognerebbe evitare, innanzitutto, le numerose borse di studio che ogni anno vanno perse e far fronte alla fuga dei giovani specialisti che dal Sud si trasferiscono al Nord Italia o all'estero, sono ben 1000 specialisti all'anno". Per quanto concerne i gastroenterologi, Parodi dichiara: "Nel 2020 mancheranno oltre 1200 specialisti solo per garantire l'attività endoscopica ambulatoriale esclusa la colonscopia di screening. I contratti di formazione post-laurea in gastroenterologia sono meno di 1/3 rispetto a quelli in chirurgia, medicina interna, cardiologia".

Secondo dati diffusi da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, l'Italia ha i medici più vecchi d'Europa, con il 54% del totale che supera i 55 anni. È dunque evidente come il nostro Paese sia particolarmente interessato ai problemi che pongono l'invecchiamento della popolazione professionale operante nel Servizio sanitario nazionale e il suo pensionamento, presente e futuro.

(askanews)


Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information