Salute, consumo di antibiotici in calo ma ancora superore alla media
- Dettagli
- Creato 24 Marzo 2019
- Pubblicato 24 Marzo 2019
ROMA, 24 mar. – In base al Rapporto "L'uso degli antibiotici in Italia" pubblicato dall'Aifa, il consumo di antibiotici nel belpaese, nonostante il trend in riduzione, è ancora superiore alla media europea.
Nel 2017 il consumo globale di antibiotici in Italia, comprensivo degli acquisti privati, è risultato pari a 25,5 DDD (dosi definite giornaliere) per 1000 abitanti al giorno.
Oltre l'85% delle dosi, pari a 21,8, sono state erogate a carico del Servizio Sanitario Nazionale, con una riduzione dell'1,6% rispetto al 2016. Dato che comprende sia gli antibiotici erogati in regime di assistenza convenzionata (dalle farmacie pubbliche e private) sia quelli acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche.
Anche la spesa pro capite nazionale (14,33 euro) si è ridotta rispetto all'anno precedente dell'1,7%. Il 90% del consumo di antibiotici a carico del SSN (19,7 DDD/1000 ab die) è in regime di assistenza convenzionata, confermando che gran parte dell'utilizzo degli antibiotici avviene a seguito della prescrizione del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di Libera Scelta.
A livello geografico i dati confermano un maggior consumo al Sud e nelle Isole (24,9 dosi) e al Centro (20,7 ), rispetto al Nord (15,6 dosi). Ma si registra una progressiva tendenza a un uso più attento con particolari riduzioni dei consumi proprio nelle aree di maggior utilizzo. Le Regioni Campania e Puglia mostrano le contrazioni più importanti dei consumi (rispettivamente -5,5% e -6,8%) e un consistente calo della spesa (rispettivamente -5,1% e -8,5%).
Su base nazionale, l'analisi conferma un maggior consumo di antibiotici nelle fasce di età estreme, con un livello più elevato nei primi quattro anni di vita (prevalenza d'uso 58,2% nei maschi e 55,3% nelle femmine) e dopo i 75 anni (prevalenza d'uso 50,6% negli uomini e 50,8% nelle donne); si riscontra anche un più frequente utilizzo di antibiotici per le donne nelle fasce d'età intermedie e per gli uomini in quelle estreme. Nella popolazione pediatrica (0-13 anni) il picco di prevalenza d'uso del 50% è nel primo anno di vita del bambino, senza differenze tra maschi e femmine. Questo valore si mantiene pressoché costante fino ai sei anni di età , "sottolineando la necessità di porre una particolare attenzione all'uso degli antibiotici in questa fascia di popolazione", evidenzia il Report.
(askanews)