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Cosmo, scoperta la più grande esplosione dopo il Big Bang

USA Spazio EsplosioneCosmica1WASHINGTON, 03 mar. – Un team di astronomi guidato da Simona Giacintucci ha scoperto la più grande esplosione che sia mai avvenuta nell'universo dopo il Big Bang.

L'astrofisica italiana – laurea e dottorato a Bologna – oggi vive a Washington, negli Stati Uniti, e lavora al Naval Research Laboratory.

L'esplosione ha avuto origine da un buco nero supermassiccio al centro di una galassia a centinaia di milioni di anni luce di distanza, e ha rilasciato cinque volte più energia rispetto al precedente detentore del record.

Il botto da Guinness – si legge su Media Inaf, il notiziario online dell'Istituto nazionale di astrofisica – è stato rilevato nell'ammasso di Ofiuco, un enorme conglomerato cosmico a circa 390 milioni di anni luce da noi, formato da migliaia di galassie, gas caldo e materia oscura tenuti insieme dalla gravità. Al centro dell'ammasso c'è una grande galassia, contenente a sua volta un buco nero supermassiccio: i ricercatori pensano che la fonte dell'eruzione sia proprio questo buco nero, che si nutre attivamente del gas circostante, espellendo occasionalmente grandi quantità di materia ed energia a velocità relativistiche.

La scoperta è avvenuta analizzando i dati in banda X raccolti con i telescopi spaziali Chandra della Nasa e Xmm-Newton dell'Esa, e i dati radio del Murchison Widefield Array (Mwa), in Australia, e del Giant Metrewave Radio Telescope (Gmrt), in India.

Già osservazioni di Chandra del 2016, condotte da Norbert Werner e colleghi, avevano rivelato, per la prima volta, un indizio di questa immensa esplosione: un insolito "bordo curvo" nell'immagine X dell'ammasso. Presero in considerazione la possibilità che potesse trattarsi di una cavità nel gas caldo circostante, scavata dai getti provenienti dal buco nero supermassiccio. Ma alla fine abbandonarono l'ipotesi, anche perché sarebbe stata necessaria una quantità di energia enorme per dare luogo a una cavità così grande.

E invece, a quanto pare, era proprio così: un'esplosione talmente devastante da scavare una cavità nel plasma dell'ammasso, il gas incandescente che circonda il buco nero. Una dinamica simile a quella dell'eruzione del monte Sant'Elena del 1980, che strappò via la cima della montagna, dice Giacintucci. "La differenza è che, nel cratere prodotto da questa eruzione nel gas caldo dell'ammasso, ci si potrebbero far stare 15 galassie grandi come la Via Lattea una accanto all'altra".

(askanews)


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