Clima, le calotte di ghiaccio si sciolgono sempre più rapidamente
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- Creato 12 Settembre 2020
- Pubblicato 12 Settembre 2020
LONDRA, 12 set. – Un recente studio ha confermato che le calotte di ghiaccio in Groenlandia e in Antartide, i cui tassi di perdita di massa stanno crescendo rapidamente, corrispondono agli scenari peggiori di innalzamento del livello del mare previsti dalla Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico.
Lo studio, pubblicato su Nature Climate Change, confronta i risultati dell'equilibrio della massa delle calotte di ghiaccio ottenuti dalle osservazioni satellitari, con le proiezioni per i modelli climatici.
A condurlo un gruppo internazionale di scienziati dell'Università di Leeds (Regno Unito) e dell'Istituto Meteorologico Danese (DMI) che fanno anche parte dello studio IMBIE (Ice Sheet Mass Balance Inter-comparison Exercise) in corso. IMBIE è una collaborazione internazionale tra scienziati, istituita nel 2011 come sforzo comunitario per ridurre le incertezze nelle diverse misurazioni satellitari dell'equilibrio della massa delle calotte di ghiaccio, ed è co-finanziato dall'ESA e dalla NASA.
Considerando che il monitoraggio sistematico delle calotte di ghiaccio ebbe inizio nei primi anni '90, la Groenlandia e l'Antartide insieme hanno perso 6.4 trilioni di tonnellate di ghiaccio tra il 1992 e il 2017, spingendo i livelli globali del mare fino a 17,8 millimetri. Se questo tasso continua, – segnala l'Agenzia spaziale europea – ci si aspetta che le calotte di ghiaccio facciano aumentare il livello del mare di ulteriori 17 cm, esponendo altrettante 16 milioni di persone ad inondazioni annuali delle coste entro la fine del secolo.
Tom Slater, autore principale dello studio e ricercatore sul clima presso il Centro per l'Osservazione Polare e Modelli dell'Univerità di Leeds, commenta: "I satelliti sono i nostri soli mezzi per monitorare regolarmente queste vaste zone remote, pertanto sono assolutamente importanti nel fornire misurazioni che possiamo utilizzare per convalidare i modelli delle calotte di ghiaccio". "Le osservazioni da satellite non solo ci dicono quanto ghiaccio stiamo perdendo, ma ci aiutano anche a identificare e comprendere quali parti dell'Antartide e della Groenlandia stanno perdendo ghiaccio e per via di quali processi – entrambe le informazioni sono fondamentali per aiutarci a migliorare i modelli delle calotte di ghiaccio".
IMBIE utilizza dati provenienti da diverse missioni satellitari – comprese ERS-1, ERS-2, Envisat e Cryosat dell'ESA, come pure la missione Sentinel-1 del programma Copernicus della Commissione Europea – per monitorare i cambiamenti di volume, flusso e massa delle calotte di ghiaccio.
Ruth Mottram, co-autrice dello studio e Scienziata del Clima presso il DMI, aggiunge: "I dati provenienti dalle missioni satellitari dell'ESA hanno sostenuto molti progressi nella nostra comprensione del comportamento delle calotte di ghiaccio negli ultimi trent'anni. La famiglia degli altimetri radar dei satelliti ESA, ERS-1, ERS-2, Envisat e Cryosat, ha fornito registrazioni continue sul lungo termine dei cambiamenti delle calotte a partire dai primi anni del 1990". Aggiunge Marcus Engdahl dell'ESA: "Le osservazioni da satellite ci mostrano che le calotte di ghiaccio stanno reagendo in modo sorprendentemente rapido ai cambiamenti ambientali. È fondamentale che gli scienziati abbiano accesso ai dati delle future missioni satellitari in grado di osservare le zone polari, ad esempio, le prossime missioni candidate ad alta priorità del programma Copernicus CRISTAL, ROSE-L e CIMR".
(askanews)
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