Rifiuti, quasi la metà dei sacchetti per l'umido non è compostabile
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- Creato 17 Ottobre 2017
- Pubblicato 17 Ottobre 2017
ROMA, 17 ott. – Secondo uno studio relativo al settore delle plastiche compostabili, la purezza della frazione organica del rifiuto solido urbano raccolto nelle nostre città è superiore al 95%, il restante 5% consiste in impurità , ovvero materiali non compostabili, la cui componente plastica (imballaggi e non) costituisce circa il 60%, rappresentando il 3% dell'umido totale raccolto.
Lo studio è stato presentato a Milano presso la Fondazione Cariplo, ed è il frutto dell'accordo di programma finalizzato a sostenere e promuovere la miglior gestione ambientale degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile sottoscritto l'11 giugno 2015 tra Assobioplastiche, Corepla, Conai e CIC.
In particolare questo monitoraggio, effettuato dal Consorzio Italiano Compostatori, ha consentito di conoscere meglio le abitudini degli italiani in relazione all'utilizzo di sacchi e sacchetti per la raccolta della frazione organica: nonostante l'obbligo di raccolta con manufatti biodegradabili e compostabili – si legge nello studio -, più del 43% dei sacchi utilizzati per contenere l'umido non è risultato compostabile. Il rimanente 57% è costituito sia da shopper che da sacchetti compostabili dedicati alla raccolta differenziata dei rifiuti organici.
Lo studio ha anche quantificato la quantità di plastica e di bioplastica che transita nel settore del compostaggio. Si stima che negli impianti dedicati alla produzione di compost ogni anno arrivino, al netto dell'umidità , circa 31.000 tonnellate di bioplastica (che, tramite il processo di compostaggio vengono trasformate in compost) e circa 73.500 tonnellate di plastica (imballaggi e non) che gli impianti devono opportunamente separare ed estrarre per produrre compost di qualità .
Un altro monitoraggio, a cura di Corepla, ha misurato la presenza di imballaggi in plastica compostabile presso i centri di selezione che, dalla raccolta differenziata urbana, selezionano flussi omogenei di imballaggi in plastica destinati al riciclo. Dai dati in ingresso emerge una presenza di imballaggi compostabili pari a circa lo 0,85% della plastica conferita; si tratta prevalentemente di sacchetti e shoppers che finiscono nei prodotti da avviare a riciclo. Le circa 7.500 tonn di imballaggi compostabili stimate presenti nella raccolta Corepla 2016 rappresentano una percentuale significativa dell'immesso al consumo di plastiche compostabili pari a circa il 16%.
Un altro studio, a cura di Plastic Consult, ha riguardato il settore degli imballaggi in plastica compostabili. I dati dell'immesso al consumo e le relative tipologie, per un totale di 47.800 tonnellate nel 2016, mostrano una significativa presenza in crescita dell'utilizzo di shopper (+12% rispetto al 2015) e una tendenza opposta per il settore dei piatti e bicchieri monouso (-42% rispetto al 2015).
(askanews)