Distributori e carburanti, vendite e fatturati giù del 90%. L'allarme di Figisc Mantova

  • Stampa

Imprese DistributoriBenzina7MANTOVA, 22 apr. - "Le vendite sono calate fino al 90%, al netto di tasse e accise guadagniamo 3 centesimi al litro che significa portare a casa 10 euro lordi al giorno: il sistema sta implodendo".

La denuncia è di Franca Frasson, presidente dei gestori di impianti di carburante di Figisc-Confcommercio Mantova.

"Il traffico veicolare è fortemente diminuito, si stima che nell'ultimo mese i distributori italiani abbiano erogato due miliardi di litri in meno. In concreto, circa 3 miliardi di euro in meno, compreso tasse e imposte che vanno allo Stato. Non abbiamo soldi in cassa, non sappiamo come potremo acquistare ancora materia prima e riprendere l'attività. Prima di interrompere il servizio pubblico - aggiunge Frasson - vanno dati giusti aiuti e sostegni alla filiera".

I fornitori petroliferi per venire incontro ai gestori avevano firmato un accordo per alleviare il peso economico. Ma per i gestori delle aree carburanti i costi fissi sono rimasti identici: pesano come un macigno le spese per il personale, le utenze e servizi.

Ad acuire la crisi anche la guerra dei prezzi, con il prezzo del petrolio in picchiata e i carburanti in sensibile calo. Attualmente sono aperti l'80% circa dei distributori in Italia. Le scorte medie sono intorno ai 4mila litri per prodotto. "Ma non bastano per dare continuità al servizio - conclude Frasson - Se vengono meno non ci sarà il tempo e nemmeno i soldi per fare la fornitura e molti impianti chiuderanno. Servono interventi immediati".


Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information