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Coronavirus, alcuni primi aspetti da considerare da parte dei datori di lavoro

Lavoro Datore1MANTOVA, 20 mar. - Il caso del coronavirus impone alcune prime considerazioni sulla gestione dei rapporti di lavoro, in particolare sulla base dei contenuti che le diverse ordinanze regionali hanno dato.

Se la Regione emette la sospensione delle attivitĂ  lavorative presso i Comuni della zona "rossa" o la Regione in cui è ubicata l'unitĂ  produttiva (oggetto di sospensione per ordine dell'autoritĂ  pubblica), la gestione delle assenze e la relativa esposizione a busta paga LUL le assenze non sono imputabili al datore di lavoro quindi questo non Ă¨ obbligato a pagare la retribuzione nĂŠ a versare i contributi.

I datori di lavoro che rientrano nel relativo campo di applicazione possono valutare la richiesta di cassa integrazione guadagni.

Lavoratore posto in quarantena: il lavoratore che risiede in uno dei Comuni posti in quarantena, è giustificato, ma qualora non sia malato e quindi soggetto a certificazione medica di "malattia", perderĂ  la retribuzione salvo che si concordi la fruizione delle ferie o permessi oppure, se possibile, venga gestita attivitĂ  in telelavoro o smart working.

Se la Regione NON emette la sospensione delle attivitĂ  lavorative ma sia l'impresa a decidere, di propria iniziativa, di sospendere l'attivitĂ  lavorativa, la retribuzione ai lavoratori è generalmente comunque dovuta Lavoratore che decida volontariamente di non andare al lavoro: in questo caso non matura alcun diritto alla retribuzione e l'assenza è da ritenersi ingiustificata (salvo si concordi la fruizione delle ferie o permessi oppure, se possibile, venga gestita attivitĂ  in telelavoro o smart working).

Misure per la sicurezza dei lavoratori
Si ritiene che i datori di lavoro siano tenuti a rivedere e integrare il Documento di Valutazione dei rischi, alla luce della presenza del nuovo rischio biologico collegato al virus, sia per affrontare il nuovo pericolo biologico, sia per fornire ai lavoratori tutti gli strumenti di tutela laddove è necessario.
Il datore di lavoro, infatti, è responsabile in prima persona della salute e della sicurezza dei lavoratori. Se ne deduce che, visti i rischi del coronavirus, è tenuto ad aggiornare il DVR, individuando ogni misura di protezione del personale e a garantire adeguata formazione ai vari responsabili di pronto intervento presenti in azienda e ai lavoratori.

L'informazione da fornire dovrĂ  senz'altro contenere le raccomandazioni fornite dal Ministero della Salute con la circolare n. 1141/2020 e cioè:
- lavarsi frequentemente ed accuratamente le mani;
- curare l'igiene delle scrivanie e delle superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool;
- evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute (rimanere ad almeno 2 metri);
- non toccare occhi, naso e bocca con le mani;
- coprire naso e bocca se si starnutisce o si tossisce;
- contattare il numero verde 1500 o i numeri sotto indicati in caso di necessitĂ .

È inoltre opportuno attivare procedure di informazione dei lavoratori e dotare i servizi igieni di presidi disinfettanti spray per ambienti, saponi igienizzanti e battericidi e infine, di dispenser igienizzante per le mani da collocare negli ambienti comuni e nei luoghi a rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.
Infine, si consiglia di disinfettare spesso maniglie delle porte, interruttori della luce, telecomandi vari, apparecchi telefonici e strumenti di lavoro in genere.

Altri consigli utili sono quelli di non recarsi al pronto soccorso o dal medico di famiglia se si presentano i sintomi del coronavirus (per non moltiplicare le possibilitĂ  di contagio e il numero dei casi che si vanno diffondendo).
Lombardia e Veneto, i territori dove sono stati individuati i focolai e dove si stanno predisponendo misure di emergenza, hanno invece attivato dei numeri verdi dove si possono segnalare problemi di saluti ma anche chiedere semplici informazioni.
*numero verde per la Lombardia: 800 894545
*numero verde per il Veneto: 800 462340
* numero verde per l'Emilia Romagna in arrivo (dal 24.2.2020).
Oltre a questi due riferimenti sono in funzione un numero presso il ministero della salute (1500) o il numero
generale per le sole chiamate di emergenza (112).

Rimaniamo a disposizione per ulteriori approfondimenti.

StaffSpa AgenziaPerIlLavoro3 Inside

 



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