'Un giorno queste brutte cose del virus le leggeremo sui libri di storia'
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- Creato 06 Aprile 2020
- Pubblicato 06 Aprile 2020
spero tanto di ritornare a scuola, di rivedere gli amici e le maestre. Mi mancano tutti.
Spero tanto di ritornare a fare calcio, di rivedere i compagni e i mister in campo, per fare le partite.
Spero tanto di invitare a casa mia, gli amici per giocare insieme, come prima, fare anche merenda con pane e nutella.
Spero tanto che i miei famigliari e tutti gli amici stiano bene in salute e lontano dal virus.
Spero di ritrovarmi al parco giochi con tutti i bambini, presto, per correre e girare in bici.
Tutte queste cose ora mi mancano ma, le aspetto.
Un giorno, tutte queste cose brutte del virus, le leggeremo sui libri di storia e così saranno passate per tutti.
Alessandro (10 anni)
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In questo periodo di emergenza, in cui la normalità è stata sconvolta e le scuole sono chiuse chissà fino a quando, anche i bambini stanno subendo notevoli contraccolpi psicologici. Non si possono più fare molte cose che prima erano naturali, in tv i telegiornali sembrano bollettini di guerra. Una guerra combattuta contro un nemico invisibile da un esercito in camice bianco. I bambini percepiscono tutto ciò. Ma come lo stanno vivendo? Come descriverebbero questo periodo.
Abbiamo deciso di dare spazio ai pensieri e alle opinioni dei più piccoli. Diteci come state vivendo questo periodo e cosa pensate che succederà . Mandateci anche i vostri disegni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Pubblicheremo tutto nella sezione degli editoriali, quella che nei giornali è riservata alle firme importanti. E cosa c'è di più importante di voi bambini? Sopra la riflessione di Alessandro, 10 anni, e il suo Albero della Speranza.