'Grazie a medici e infermieri che salvano vite umane'

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Creato 01 Aprile 2020

Pubblicato 01 Aprile 2020

Caro Coronavirus,
la quarantena per i bambini è molto difficile da spiegare ma metterla in pratica è ancora più complicato. Bisogna organizzare la vita in un piccolo o grande spazio, la propria casa, con poche cose da usare o possibilità anche per chi ha un giardino o un orto.

Rispettare le regole non è poi sempre così facile: starnutire nel gomito o in un fazzoletto di carta, lavarsi le mani spesso, non mettersele in bocca, non uscire....

È dura anche non vedersi con gli amici e le videochiamate non ci fanno poi stare tanto meglio. Mai avrei pensato mi mancasse così tanto la scuola.

Però questo virus del 2020 ci aiuta a stare in famiglia insieme e a rallentare anche l'espansione dello smog.

Io guardo il telegiornale e dico un grazie ai medici e agli infermieri che salvano vite umane altrui anche se mettono a rischio la propria, alla protezione civile e a tutti i Paesi che ci aiutano in questa battaglia soprattutto Cina, Albania, Cuba e la Russia.

Spero che te ne vai via alla svelta però!

Matteo, 11 anni.

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In questo periodo di emergenza, in cui la normalità è stata sconvolta e le scuole sono chiuse chissà fino a quando, anche i bambini stanno subendo notevoli contraccolpi psicologici. Non si possono più fare molte cose che prima erano naturali, in tv i telegiornali sembrano bollettini di guerra. Una guerra combattuta contro un nemico invisibile da un esercito in camice bianco. I bambini percepiscono tutto ciò. Ma come lo stanno vivendo? Come descriverebbero questo periodo.

Abbiamo deciso di dare spazio ai pensieri e alle opinioni dei più piccoli. Diteci come state vivendo questo periodo e cosa pensate che succederà. Mandateci anche i vostri disegni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Pubblicheremo tutto nella sezione degli editoriali, quella che nei giornali è riservata alle firme importanti. E cosa c'è di più importante di voi bambini? Sopra la riflessione di Matteo e due disegni, uno di Matteo e l'altro del fratello Cristian di 8 anni.