Vince il centrodestra e la 'vera' sinistra ha detto addio a Renzi

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SalviniMatteo5Queste sono state sicuramente le elezioni amministrative più particolari degli ultimi anni: schieramenti politici semidistrutti da cui fuoriescono esponenti, personaggi in cerca d'autore, che malamente hanno tentato di affrontare un giudizio popolare al fine di raggiungere il tanto ambito "potere".

Questo preambolo per dire che la situazione, a differenza di come disegnato in queste settimane dai soliti fini strateghi ed osservatori politici, non è per nulla semplice.

Il dato certo è che il centrodestra ha ripreso fiato e terreno, conquistando consenso e credibilità e uscendo nettamente vincitore da questa tornata elettorale.

Di sicuro poi sono stati smentiti tutti quelli che escludevano la possibilità che i partiti di sinistra potessero superare la soglia del 5% con il 'Tedeschellum', indicato da molti come il sistema elettorale italiano più gradito. La realtà che è emersa è infatti che Mdp e Sinistra Italiana supererebbero abbondantemente l'eventuale soglia di sbarramento, e con la concreta possibilità di un successo alle prossime elezioni politiche.

Fantapolitica? Forse. Ma la realtà è che il popolo della sinistra ha rotto gli argini. Ha chiarito infine l'equivoco: con la 'destra' renziana non ha più nulla a che vedere. E dal partito di cui l'ex sindaco di Firenze è segretario ha totalmente preso le distanze. Anzi: il partito renziano è diventato ormai un suo avversario, con le sue politiche ultra liberiste. E così, poco a poco, l'elettore di sinistra si sta riposizionando. E' in cerca di una casa comune in cui riconoscersi.

Quanti sono gli elettori di sinistra che hanno deciso di non andare più alle urne dal 2014 ad oggi? Quanti hanno votato alle Europee Renzi convinti che in fondo, qualcosa di centro- sinistra anche l'ex premier l'avrebbe detta? Tantissimi. Bene. Il centro-sinistra molto probabilmente è morto, con buona pace di Pisapia. Esiste una destra renziana e una sinistra a cui rimane l'ultimo appuntamento con la storia. Fallito quello, sarebbe dura risalire. Ma unita, senza protagonismi e sterili liti, la sinistra ha davvero ancora molto da dire. In uscita i voti dal partito renziano, di rientro i tanti astenuti delle più recenti elezioni: siamo già intorno al 20 per cento.

Ormai è assodato in tutto il mondo che quando il centro sinistra sposa le politiche liberiste della destra finisce inesorabilmente per perdere. Quando prende posizione in favore dei lavoratori, in favore degli ultimi e contro il liberismo ideologicamente straccione, e dunque fa la sinistra, qualsiasi partito progressista se la gioca e rischia di vincere, come capitato in Francia per le presidenziali.

Uniti, perchè è inutile continuare nei distinguo. Volendo, infatti, di partiti di sinistra ne potrebbero nascere altri cento, fino alla scissione dell'atomo. Ma non servirebbe a nessuno, tantomeno a quelle praterie elettorali che attendono un cenno, un semplice cenno per tornare a dire: si, ci siamo anche noi. Anche noi ci sentiamo rappresentati.

(s.t.)


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