Crisi di Governo, non dimentichiamo le zone colpite dal terremoto

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Rieti Terremoto 24Agosto1Le dimissioni di Matteo Renzi e la conseguente crisi di Governo non possono essere un facile pretesto, una 'scusa', per dimenticare i paesi del centro Italia devastati dal terremoto.

Sono state fatte delle promesse dal Governo, seguite da una programmazione precisa sulla ricostruzione delle zone colpite dal sisma, affidate direttamente dal Presidente del Consiglio al Commissario straordinario Vasco Errani.

Se politicamente la vittoria del No ha lasciato come primo effetto le dimissioni di Matteo Renzi, l'auspicio è che non vengano meno i numerosi impegni presi finora rispetto alle zone colpite dal terremoto.

Qualunque sia il nome del successore di Renzi – indicato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (anche lui più volte nelle zone colpite dal sisma) – è fondamentale mantenere e sostenere il programma di ricostruzione in modo tale che le risposte che la popolazione colpita dagli eventi sismici del 2016 si aspetta, siano all'altezza della situazione – ancora di emergenza – del territorio.

Che le dimissioni di Renzi, le questioni politiche, il destino di Palazzo Chigi, non facciano perdere nemmeno un secondo sulla tabella di marcia della ricostruzione.

Chi ha vinto politicamente? Chi ha perso? A chi ha sofferto e sta soffrendo ancora cosi tanto non interessa il post referendum ma solo il post sisma.


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