Coronavirus, statistiche troppo discordanti tra i vari paesi del mondo. Qualcosa non quadra
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- Creato 26 Marzo 2020
- Pubblicato 26 Marzo 2020
La corretta interpretazione di dati e statistiche nel contrastare l'epidemia Covid-19 risulta fondamentale perché le azioni da mettere in campo siano efficaci. E' quindi auspicabile che ogni paese divulghi informazioni con precisione e soprattutto correttezza.
Ma questo avviene veramente ?
Da una semplice considerazione statistica dell'epidemia, ad oggi (26 marzo 2020) per Italia, Cina, Stati Uniti e Germania si hanno questi dati:
PAESE | CASI | DECESSI | MORTALITA' |
Italia | 81.782 | 8.165 | 9,9% |
Cina | 80.539 | 3.291 | 4,08% |
Stati Uniti | 69.194 | 1.050 | 1,5% |
Germania | 43.646 | 239 | 0,5% |
Non ci vuole un dottorato in matematica per capire che qualcosa non quadra, e questo a prescindere dagli asintomatici (che a quanto dicono gli esperti ci sono in ogni paese e in percentuale uguale).
Si passa da un tasso di mortalità del 9,9% del nostro paese, ad un oggettivamente "discutibile" 0,5% della Germania. Praticamente a parità di casi, in Cina si registra invece un tasso di mortalità più che dimezzato rispetto all'Italia.
A questo punto mi chiedo: siamo sicuri che i criteri di censimento sia uguali nei vari paesi ?
O peggio ancora: siamo sicuri che qualche paese non ci nasconda qualcosa ?
Luigi (Mantova)