Occhio alla firma! Quando unâofferta di sconti diventa un impegno dâacquisto
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- Creato 23 Febbraio 2017
- Pubblicato 23 Febbraio 2017
MANTOVA â Utilizziamo questo spazio "Dite la vostra" per mettere in guardia dal rischio di sottoscrivere un impegno d'acquisto mascherato da possibilitĂ gratuita di accedere a sconti speciali su un ampio ventaglio di prodotti.
Il caso ci è stato segnalato da alcuni lettori. Riteniamo opportuno condividere la corretta informazione per evitare involontari (e costosi) equivoci.
Secondo quanto ci è stato riferito, all'inizio del rapporto c'è un'intervista telefonica generica al termine della quale, per ringraziare della cortesia di aver risposto ad alcune domande a proposito di un sondaggio, viene offerta la possibilità di accedere ad una serie di sconti (dal 30 al 50%) su tutti i prodotti di un ampio catalogo.
Successivamente al contatto telefonico segue una visita a domicilio durante la quale viene esibito il catalogo con svariate offerte. L'incaricato tuttavia non si limita a mostrare le offerte ma chiede di firmare un foglio per presa visione del catalogo.
Attenzione perchĂŠ il foglio reca un vero e proprio impegno ad acquistare prodotti da catalogo su cui viene indicata anche una cifra che il cliente si impegnerĂ a pagare entro un termine stabilito, acquistando prodotti tra quelli che verranno proposti dall'organizzazione.
Il passo successivo è affidato ad un venditore ufficiale che si reca a casa del cliente con il catalogo completo dei prodotti in offerta e per raccogliere l'ordine del primo acquisto.
Pertanto, al cliente che riteneva di essere libero anche di non acquistare niente, a questo punto viene fatto presente di aver sottoscritto un impegno vincolante a tutti gli effetti. A chi cerca di far valere l'irrinunciabile diritto di recesso viene normalmente risposto che il termine dei 14 giorni previsti è già scaduto.
Il consiglio che si dà ai lettori che si trovassero di fronte ad un caso analogo a quello descritto ed avessero sottoscritto impegni di acquisto è di non effettuare alcun ordine e di rivolgersi immediatamente ad un avvocato o ad una associazione di consumatori.
Il codice del consumo infatti prevede che nelle vendite effettuate fuori dai locali commerciali (come nel caso delle vendite porta a porta) il termine di 14 giorni per esercitare il diritto di ripensamento decorre non dalla data della firma dell'impegno bensĂŹ dalla data del ricevimento della merce eventualmente ordinata.
Si ricorda inoltre che pratiche di vendita scorrette possono essere segnalate all'Antitrust. In ogni caso occorre fare molta attenzione a ciò che si firma ed apporre la propria firma solo dopo aver letto e ben compreso tutte le condizioni espresse nel foglio.
La Redazione
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