Il Forte di Pietole rinasce a cento anni dalla grande esplosione
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- Creato 03 Settembre 2017
- Pubblicato 03 Settembre 2017
BORGO VIRGILIO, 3 set. - Il Comune di Borgo Virgilio, la Pro Loco e il Politecnico di Milano Polo di Mantova hanno promosso l'iniziativa "La Rinascita dell'Isola di Pietole", che avrà luogo in due giornate, il 9 e il 10 settembre, in occasione del centenario della grande esplosione del Forte di Pietole.
Sabato 9 settembre, alle 18.30, nel Forte (Magazzino C8), è in programma l'evento "Terra bruciata", dialogo rievocativo con lo scrittore Carlo Lucarelli in collaborazione con il Teatro Minimo di Mantova. Introdurranno l'incontro Stanislao de Marsanich, presidente Parchi Letterari Italiani e Alessandro Beduschi, sindaco di Borgo Virgilio.
Alla fine dell'aprile del 1917, un'ampia area del Forte fu distrutta da un incendio e dalla conseguente esplosione accidentale della polveriera. Considerare il complesso architettonico che sorge ad Andes come un'isola significa concepirlo non solo come un luogo separato ma anche come un micro-mondo, un'unità dotata di forza propria, una sorta di rappresentazione materiale di un nuovo inizio, di una rinascita. Il Forte di Pietole dovrebbe essere inteso come un insieme organico di molteplici risorse: di volta in volta può esser visto come una cava di legno, una riserva ecologica, un parco archeologico, un campo base per esplorazioni, un luogo per rievocazioni e per giochi, un centro per rigenerarsi fisicamente e spiritualmente. In definitiva un'isola virgiliana in cui gli echi del passato risuonano nel futuro.
L'incontro, quindi, sarà l'occasione per esplorare il tema dell'approdo a un'isola che rappresenta la metafora perfetta di ogni rinascita. Questo è il messaggio che il centenario dell'incredibile esplosione del Forte di Pietole del 1917 vuole diffondere. Tale luogo diviene un mondo a parte, lussureggiante e insieme inquietante, che nasconde nelle viscere l'ambiente natale di Virgilio. Grazie al fantasma letterario del poeta latino quelle imponenti memorie cominciano a diventare un racconto aperto al futuro.
