Trame Sonore, sipario sulla settima edizione: aumentano stranieri e abbonati. Fabiano: 'Questo successo ci impone di proseguire'

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Mantova TrameSonore ConcertoFinale-TeatroBibienaMANTOVA, 03 giu. - "Se prima di quest'edizione avessimo avuto dubbi ora non ne abbiamo più. La risposta arrivata dal pubblico e dall'ambiente culturale internazionale è inequivocabile e ci impone di andare avanti. Mantova si è dimostrata una volta di più città quanto estremamente idonea per una manifestazione come Trame Sonore, scoprendosi polo di produzione culturale europeo".

Basterebbero queste parole di Carlo Fabiano, direttore artistico di Trame Sonore Mantova Chamber Music Festival, a sintetizzare quello che è stata questa settima edizione.

Ma in un Festival dedicato alla musica da Camera forse fanno più rumore delle parole gli scroscianti e prolungati applausi, con tanto di standing ovation, piovuti ieri sera sull'Orchetra da Camera di Mantova e Alexander Lonquich protagonisti del concerto finale della rassegna al Bibiena. Applausi che abbiamo sentito in tutti i luoghi dei concerti, segno dell'elevata qualità dell'edizione di quest'anno. Un Festival sempre più apprezzato, come dimostrano i numeri che confermano la tendenza dell'anno scorso ma che disegnano un utente sempre più affezionato che scegli la formula dell'abbonamento.

Da sottolineare, poi, il deciso incremento di partecipanti provenienti dall'estero, in particolare da Inhhilterra, Svizzera e Germania. Ma anche il territorio ha risposto con entusiasmo e si sono rinsaldati rapporti importanti per il futuro per un dialogo costante e fruttuoso con tutte le regioni vicine alla città, Veneto e Emilia.

Numerosi i tutto esaurito registrati già prima dell'avvio del festival e invcrementatisi giorno dopo giorno, con sedi come Palazzo d'Arco che ha visto raddoppiare le repliche serali inizialmente previste o le case private prese letteralmente d'assalto (e in alcuni casi costrette a traslocare il concerto dal salotto al giardino per accontentare un maggior numero di richieste).

Tra gli ospiti di altissimo rilievo che dal 29 maggio al 2 giugno hanno fatto risuonare la città: l'Artist in Residence Alexander Lonquich, il Guest of Honor Alfred Brendel, Giovanni Sollima, Nurit Stark e Liza Fertschmann, Barbara Frittoli, Herbert Schuch, Vashti Hunter, Giovanni Gnocchi, Pacific Quartet Wien, Jennifer Stumm, Nicholas Rimmer, Quartetto Zaide, Roberto Prosseda, Danusha Waskiewicz, Gabriele Carcano, Dudok Quartet Amsterdam, Alexey Stadler, Mauro Negri, Ensemble Zefiro, Gemma Bertagnolli, Stephen Waarts, per non citarne che alcuni.

I giovani, tra i veri protagonisti della rassegna e guidati da mentori di pregio come Brendel, Lonquich e Sollima, hanno animato vivacemente il festival, dando ai tanti media presenti la sensazione di una musica classica, ma davvero rifiorente e hanno contribuito a rimettere Mantova al centro della cronaca nazionale per questo appuntamento ormai consolidato ma in continua crescita.

L'ottava edizione - "alla quale inizieremo a lavorare da martedì" ha detto Fabiano dal palco del Bibiena prima del concerto di chiusura - è già in programma da venerdì 29 maggio e martedì 2 giugno 2020.


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