L’eredità di Franca è di tutti. Lella Costa celebra i cento anni della Valeri

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Mantova Festivaletteratura CostaLella1MANTOVA, 13 set. - "Franca Valeri è stata un grandissimo comico e scrittore!" Volutamente Lella Costa ha usato il maschile per definire la dimensione della straordinaria artista recentemente scomparsa, poco dopo aver compiuto 100 anni.

"Il suo linguaggio era universale e trasversale: ha formato e raccontato il gusto del nostro paese".

Un'acuta e divertente celebrazione dell'eclettica protagonista non solo dello spettacolo, ma della cultura italiana, quella offerta dall'incontro di ieri sera in piazza Castello con Lella Costa, incalzata dalle opportune sollecitazioni di Elsa Riccadonna.

"Franca (Valeri era nome d'arte che, secondo le intenzioni iniziali avrebbe dovuto essere Valerì, come lo scrittore francese Valéry) per oltre sessant'anni ha saputo raccontare la trasformazione della società ironizzando sui personaggi e gli atteggiamenti ipocriti della borghesia sia romana, sia milanese con un'inimitabile grazia, eleganza e genialità, uscendo dallo stereotipo della macchietta.

Mantova Festivaletteratura CostaLella2Doti innate che le consentivano di indagare con lievità anche i temi dolorosi della vita: testo e mimica era i suoi preziosi strumenti.

Se c'è un'eredità di Franca – Lella Costa ha risposto a Elsa Riccadona – è di tutti, non di questo o quell'artista. La confidenza che aveva con la cultura è un grande lascito.

Aveva una passione sfrenata per l'uso del linguaggio una straordinaria capacità di passare dal genere teatrale al cabaret, alla televisione col passo giusto in funzione del mezzo che si trovava ad utilizzare.

La musica, per la quale aveva una vocazione naturale, era un suo grande amore che l'ha portata a essere anche regista di opere".

Mantova Festivaletteratura CostaLella3"Mi piace essere custode della sua memoria" ha detto Lella Costa scrivendo la prefazione alla raccolta di tutti i testi comici "Franca Valeri. Tutte le commedie": un riconoscimento che sta onorando portando in scena il monologo "La vedova Socrate" che le è stato affidato direttamente da Franca Valeri.

"Siamo stati fortunati ad averla" ha concluso Lella Costa, protagonista poi del simpatico siparietto, assolutamente improvvisato con il volontario del Festival impegnato a far defluire il pubblico.

Doveroso e profondamente sentito il ricordo di Luca Nicolini che Lella Costa, emozionatissima, ha pronunciato in apertura dell'incontro: "Senza di lui è un'impresa: cercheremo di essere all'altezza".

(gmp)

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