Vandalismo ed estremismo nella Bassa, viaggio nell'esagono 'delle svastiche'

BASSO MANTOVANO, 18 ago. - Il post de l'Altramantova inerente ad un cartello della segnaletica stradale di Bagnolo San Vito imbrattato da una svastica ha creato un dibattito, molto partecipato, che è uscito dal contesto del semplice vandalismo.

Quando si parla di neonazismo c'è sempre di più un coro di voci che, speriamo inconsciamente, sembra auspicare che nel 1945 vincessero le SS e l'esercito di Hitler. Ad una manciata di chilometri dal cartello segnalato nell'articolo esiste ancora Villa Gobio, la residenza di Pietole in cui i nazisti e repubblichini del governo di Salò torturavano gli antifascisti mantovani; in una terra in cui lo squadrismo fascista bastonò centinaia di lavoratori per fargli "abbassare la testa".

Forse allora bisogna approfondire partendo proprio dai segni che vengono lasciati in giro per capire che, appunto, non è solo un problema di vandalismo sciocco.

Se guardiamo la bassa mantovana scopriamo che negli ultimi anni sono comparse decine di svastiche, striscioni e scritte inneggianti al fascismo: Poggio Rusco, Bagnolo San Vito, Quingentole, Quistello, Moglia e Pegognaga.

Un esagono che ha come centro ideale San Benedetto Po. Nel comune che diede i natali ai leader socialisti Enrico Ferri ed Eugenio Dugoni, è stata vandalizzata l'area feste del Partito Democratico (luglio 2011), sono state devastate le lapidi che ricordano l'arrivo degli Alleati e il bombardamento di Portiolo.

Tra il 2010 e il 2012 si è fatta notare la presenza di una compagine di giovani neonazisti che, oltre a fare scritte, organizzava anche eventi per raccogliere fondi per personaggi come il terrorista Concutelli. In seguito ci fu una diaspora che ha portato alcuni dei giovani verso il neonazismo di matrice veneta e altri verso una destra più "istituzionale". Qua e là rimangono segni di una "fase" vergati a spray con un intento tutto politico anche se incomprensibile.

Il vandalismo, specie se colpisce monumenti e strutture di tutti, è un problema di civiltà. Il fatto che in un'area geografica i "segni" siano più diffusi e inquietanti non va sottovalutato.

Rimaniamo in attesa di segnalazioni sull'argomento. Il vandalismo e l'estremismo sono di destra, di sinistra e spesso non sono neppure inquadrabili in questa categorie.

Se avete foto di scritte e simboli che deturpano muri, monumenti ecc... inviateceli e noi ne parleremo cercando di approfondire come abbiamo fatto in questo caso.

Di qualsiasi parte politica siano. Anche di nessuna.