Truffe agli anziani in aumento in provincia di Mantova, impennata di quelle informatiche. Questura e associazioni in campo per contrastare il fenomeno

MANTOVA, 29 gen. - Aumentano le truffe ai danni degli anziani in provincia di Mantova.

Secondo i dati presentati questa mattina dal Questore di Mantova, Paolo Sartori,nel 2019 questo odioso reato, perpetrato ai danni di fasce deboli e fragili della popolazione, sono aumentati del 22% passando dalle 64 del 2018 alle 78 del 2019, mentre le truffe in generale, quindi non solo ai danni degli anziani, sono diminuite del 5% passando dalle 541 del 2018 alle 514 dell'anno scorso.

Aumentano, invece, le frodi informatiche (+19%, fa 458 a 546). Quelle ai danni degli anziani, addirittura, sono cresciute del 127% passando da 11 a 25.

La realtà delle truffe è un po' diversa se si restringe il campo al capoluogo dove le truffe in generale sono aumentate fra il 2018 e il 2019, passando da 151 a 172 (+14%), mentre sono diminuite nello stesso lasso di tempo le truffe agli anziani passando da 18 a 14 (-22%). Per quanto riguarda le frodi informatiche nel capoluogo si registra un aumento in generale del reato (da 153 a 188, +23%), mentre gli anziani sono più attenti e si registra una diminuzione tra il 2018 e il 2019 (da 12 a 10, -17%).

"Se concentriamo lo sguardo sulle truffe ai danni degli anziani - spiega il Questore - la differenza fra la provincia e il capoluogo, dove questi reati sono diminuiti, è spiegabile con il fatto che i truffatori agiscono meglio e più indisturbati in zone più isolate, mentre nel capoluogo visto l'elevato numero di telecamere e la presenza di forze dell'ordine è più difficile".

Rimane da valutare, però, un altro dato non secondario, ossia il cosiddetto sommerso. Come conferma lo stesso Questore, infatti, sono molti gli anziani che spesso non denunciano le truffe subite per la vergogna di essere caduti in una trappola. Uno dei modi per fare in modo che questi reati diminiscano è l'informazione su come evitarli. A tal proposito la Questura ha riunito oggi intorno a un tavolo i soggetti e le associazioni che possono aiutare a diffondere le informazioni per evitare agli anziani di essere truffati. A tal proposito sono stati realizzati migliaia di opuscoli, una sorta di vademecum su come evitare queste truffe e su come riconoscere i truffatori. Contribuiranno a diffondere questi messaggi l'Auser, con i suoi 38 presidi in tutta la provincia e oltre 8 mila iscritti, così come le 169 parrocchie sul territorio e le 29 unità parrocchiali, senza dimenticare l'Università della Terza Età in grado di raggiungere 1300/1400 persone.

Emanuele Salvato