Mal'Aria 2020, Legambiente: 'Emergenza smog cronica'. Mantova nel 2019 ha superato per 57 volte il limite di Pm10 in p.le Gramsci

MANTOVA, 24 gen. - Non cessa l'emergenza smog in Italia e anche Mantova, con tutta la pianura padana, c'è dentro con tutti e due i piedi. A dirlo il rapporto "Mal'Aria 2020" di Legambiente che parla, a livello nazionale, di "emergnza smog sempre più cronica".

Nel 2019 la centralina Arpa di piazzale Gramsci a Mantova ha registrato ben 57 superamenti dei limiti consentiti dalla legge per la concentrazione di Pm10 nell'aria.

Come noto, il limite è di 50 microgrammi per metro cubo e, sempre per legge, non deve essere superato in un anno per più di 35 volte. Mantova è in 16esima posizione in questa triste classifica, che vede Torino al primo posto con 86 superamenti, segita da Milano (72), Rovigo (69), Frosinone (68), Venezia (68), Alessandria (66), Padova (65), Pavia (65) e Cremona (64).

Mantova fa peggio in un'altra classifica del rapporto, quella dei giorni totali di superamento dei limiti previsti per le polveri sottili (Pm10) e per l'ozono nei capoluoghi di provincia italiani nell'anno solare 2019. La città dei Gonzaga è ottava con 114 superamenti, mentre al primo posto ancora Torino (147) seguita da Lodi (135), Pavia (130) e Piacenza (128).

Anche per quanto riguarda l'ozono, altro inquinante pericoloso per la salute che si concentra nell'aria, le cose non vanno meglio: Mantova è all'11esimo posto con 57 giorni di superamento del limite consentito dalla legge (120 microgrammi per metro cubo). In prima posizione Lodi (80), seguita da Piacenza (80 e Lecco (73).

Legambiente parla di "un'emergenza smog che ha segnato anche il 2019, un anno nero sul fronte Mal'aria con 54 capoluoghi di provincia hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (PM10) o per l'ozono (O3), stabiliti rispettivamente in 35 e 25 giorni nell'anno solare. In 26 dei 54 capoluoghi, il limite è stato superato per entrambi i parametri".

A proposito delle misure di blocco del traffico adottate da molte città in questi primi giorni del 2020, iniziato male dal punto di vista dell'inquinamento, il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, afferma: "L'ormai cronica emergenza smog va affrontata in maniera efficace. Le deboli e sporadiche misure anti-smog, come il blocco del traffico adottato nei giorni scorsi a Roma e in diverse città della Penisola, sono solo interventi palliativi che permettono di contenere temporaneamente i danni sanitari, ma non producono effetti duraturi se non all'interno di interventi strutturali".

Aggiunge Andrea Minutolo, coordinatore dell'ufficio scientifico di Legambiente: ""Ad oggi l'Accordo bacino padano, con i suoi difetti e limiti, e gli Accordi per il Miglioramento dell'Aria sottoscritti da diverse regioni, rappresentano un primo passo verso una uniformità di azioni e misure su tutto il territorio nazionale, ma bisogna fare molto di più migliorando al tempo stesso gli accordi che ad esempio non prevedono misure rispetto a settori inquinanti come il comportato industriale e quello energetico, le aree portuali e l'agricoltura".

Al rapporto di Legambiente ha replicato l'assessore all'ambiente di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo: "I dati scientifici che abbiamo presentato nei giorni scorsi hanno dimostrato che, anche nel 2019, abbiamo registrato notevoli abbassamenti del Pm10 in tutta la Regione".