Ponte di San Benedetto: la Provincia respinge l’ipotesi di bypass provvisorio in golena. Convenzione con l’A22 per ridurre i disagi della chiusura per tre mesi
MANTOVA, 19 nov. – La Provincia di Mantova ha definitivamente scartato l'ipotizzata soluzione di un percorso provvisorio da realizzare in area golenale, per consentire il traffico veicolare durante il completamento della costruzione del nuovo ponte sul Po nel comune di San Benedetto.
Le motivazioni dei tecnici della Provincia per rigettare la proposta sommaria, avanzata dalla ditta Toto spa, appaltatrice dei lavori per il ponte, di costruzione di un bypass in golena destra del Po riguardano la sicurezza idraulica, stradale, geologica e strutturale e sono state suffragate in pieno da una commissione tecnico scientifica composta dagli ingegneri Francesco Ballio del Politecnico di Milano, Raffale Poluzzi dell'Università di Bologna e Francesco Colleselli dell'Università di Brescia, oltre che dal direttore dei lavori, l'ing. Antonio Covino e dal Responsabile del procedimento Ing. Giuliano Rossi, dell'Area Lavori Pubblici della Provincia.
Le precisazioni e il report sull'andamento dell'attività in corso sono stati illustrati ieri mattina presso la sede di Palazzo di Bagno dal presidente della Provincia Beniamino Morselli, affiancato dal direttore dei lavori ing. Antonio Covino, dal responsabile unico del procedimento ing. Giuliano Rossi e dal dirigente dell'Area Lavori Pubblici Giovanni Urbani.
"Essendo un contesto ad alto rischio, quello in cui verrebbe a inserirsi, non ci sono le condizioni minime di sicurezza per dare seguito all'ipotesi di fattibilità avanzata, con una planimetria e un profilo longitudinale, dalla ditta Toto. – ha sintetizzato il presidente Morselli – La Provincia continuerà a impegnarsi per ridurre al minimo i disagi derivanti dall'inevitabile chiusura che dovrà essere contenuta nell'arco di tre mesi, comprendendo anche i giorni precedentemente ipotizzati per la sistemazione del viadotto".
Chiusura la cui durata potrà essere definita con maggior precisione entro metà dicembre quando sarà pronto il progetto esecutivo complementare relativo all'adeguamento statico del viadotto. Per raggiungere il valore certificato del 60% di adeguamento sismico la Provincia metterà in campo un ulteriore impegno per reperire le risorse (circa 1 milione di euro) puntando sulla disponibilità eventuale di Regione Lombardia.
I lavori sul viadotto golenale, non considerati nel progetto iniziale del 2013, proseguiranno parallelamente alla costruzione del ponte che dovrebbe essere terminata entro la fine primavera 2020.
Per attenuare i disagi che comporterà la chiusura totale del traffico tra le due sponde del Po, per circa tre mesi, è allo studio una convenzione con Autobrennero per esentare dal pedaggio, durante la chiusura del ponte, tra i caselli di Mantova sud e Pegognaga (e viceversa) chi si servirà dell'A22 come via alternativa.
Nella stessa direzione si colloca la disponibilità di 50mila euro di contributo da parte della Camera di Commercio a favore delle imprese del territorio interessato dalle opere e analogo aiuto che verrà richiesto a Regione Lombardia, oltre a una accurata verifica degli accordi con l'Apam.