Basso Mantovano, blitz della Guardia di Finanza contro lavoro sommerso: 28 aziende controllate, 34 lavoratori irregolari, 6 completamente 'in nero'. Tre attività sospese

GuardiaDiFinanza Volante7SUZZARA, 08 nov. - Su 127 lavoratori controllati in 38 aziende del basso mantovano, 34 sono risultati irregolari, assunti senza alcun regolarmente ma con una parte del compenso percepita in nero, 6 completamente 'in nero', ossia assunti senza alcun contratto di lavoro.

Nello specifico, le verifiche sono state effettuate dagli agenrti della Guardia di Finanza di Suzzara in aziende operanti perlopiù nel settore del commercio (minimarket c.d. "negozi etnici", commercio di prodotti di telefonia) ed in quello della somministrazione di alimenti (cibo da asporto).

A conclusione dell'attività, attraverso la segnalazione all'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Mantova, è stata avviata la procedura per la sospensione dell'attività per tre delle imprese ispezionate, che hanno impiegato un numero di lavoratori irregolari in misura superiore al 20% rispetto al totale dei dipendenti.

In particolare, sono stati riscontrati casi in cui gli stipendi venivano corrisposti in contanti, o comunque con metodi non tracciabili, violando la specifica normativa introdotta nel mese di luglio dello scorso anno, che prevede l'applicazione di sanzioni fino a 5.000 euro per ciascun pagamento. Sono stati individuati, inoltre, casi in cui la gran parte dello stipendio veniva corrisposto in nero ai dipendenti. In merito a tale ultima fenomenologia è risultato emblematico il caso riferito ad un bar in cui, ai 5 dipendenti - nel periodo Gennaio/ Settembre 2019 - non sono state contabilizzate in busta paga oltre 2.800 ore di lavoro, retribuite completamente "in nero". In una ulteriore circostanza è stato riscontrato come un soggetto, benché percettore di indennità di disoccupazione, fosse invece intento a svolgere la propria attività lavorativa presso un esercizio commerciale. In quest'ultimo caso il soggetto è stato segnalato all'INPS per il recupero di tale indennità.

L'attività svolta dalla Guardia di Finanza per contrastare l'economia sommersa nella forma dello sfruttamento della manodopera irregolare o "in nero" - che consente alle aziende utilizzatrici di ottenere una illecita riduzione del costo del lavoro, ponendo così in essere una concorrenza sleale nei confronti delle altre società operanti nello stesso settore – è diretta ad arginare la diffusione dell'illegalità e a tutelare le imprese che operano nella piena osservanza delle leggi.


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