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Castel Goffredo, 14 ore al giorno di lavoro massacrante per 5 euro l'ora. Impiegati anche clandestini e senza contratto: tre arresti
CASTEL GOFFREDO, 04 lug. - Al lavoro per 14 ore al giorno, sotto al sole, alcuni senza contratto e senza permessi di soggiorno, pagati 5 euro all'ora, una cifra ben inferiore a quella prevista dal contratto di lavoro di categoria.
Ancora caporalato, ancora sfruttamento nelle campagne mantovane.
Questa volta i Carabinieri sono intervenuti in un campo coltivato a ortaggi (zucchine, peperoni e peperoncini) nel comune di Castel Goffredo dove hanno trovato al lavoro sedici operai dei quali solo undici erano in regola con permesso di soggiorno e contratto di lavoro, mentre cinque sono risultati irregolari sul territorio nazionale, senza permesso di soggiorno e documenti d'identificazione, impiegati illecitamente nelle attività lavorative senza, ovviamente, alcun contratto di assunzione.
I Carabinieri della task force di Castiglione delle Stiviere, coordinata dal maggiore Simone Toni, affiancato dal Maresciallo Maggiore Vitantonio Salamina, comandante del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, sono intervenuti verso le 8 di martedì 2 luglio nel campo coltivato di proprietà di un cittadino italiano e concesso in affitto a un 38enne del Bangladesh titolare di un'azienda agricola gestita insieme adltri due suoi connazionali di 39 e 47 anni, tutti residenti a Castel Goffredo.
I 5 lavoratori irregolari, apparentemente in discrete condizioni di salute nonostante fossero costretti a turni massacranti, hanno dichiarato ai militari di lavorare in quella azienda agricola mediamente 14 ore al giorno e di percepire una paga oraria di 5 euro all'ora, come detto ben al di sotto rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro di categoria.
Per quanto accertato, i carabinieri hanno proceduto all'arresto in flagranza di un 38enne del bangladesh, titolare dell' azienda agricola; un 39enne del bangladesh, caporale; un 47enne del bangladesh, caporale; tutti ritenuti responsabili dei reati di capolarato e sfruttamento di manodopera clandestica, in concorso.
I 5 clandestini sono stati sottoposti a identificazione e fotosegnalamento e formalmente invitati a presentarsi presso la questura di Mantova per le procedure di espulsione dal territorio nazionale.
Il magistrato di turno della procura di Mantova ha disposto che gli arrestati fossero accompagnati, in regime di detenzione domiciliare presso le proprie abitazioni, in attesa del processo con rito direttissimo, disposto per la mattinata odierna, che si è concluso con la la condanna per i suddetti rispettivamente a un anno e 10 mesi, un anno e 8 mesi ed un anno e 6 mesi, oltre all'obbligo per ciascuno di pagare euro 7.500.
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