Nell'appartamento di via Cremona trovati 7,5 kg di hashish, 1,5 etti di cocaina e soldi (anche falsi): altri guai per il 36enne arrestato a Rogoredo con oltre 2 chili di cocaina

Mantova PoliziaStatale SequestroCocainaHashish-10FebbraioMANTOVA, 10 feb. - Nella sua abitazione di Mantova, in via Cremona, gli agenti della Squadra Mobile di Mantova hanno trovato un vero e proprio bazar della droga e dello spaccio: 7,5 chili di hashish, 1,5 etti di cocaina e 3600 euro, di cui 1200 falsi.

I guai per B.R. cittadino marocchino di 36 anni residente a Mantova, sono aumentati dopo la perquisizione effettuata venerdì nel suo appatamento alle porte della città.

Sì, aumentati perché il 36enne di guai ne aveva già collezionati un bel po' dopo che giovedì pomeriggio è stato arrestato alla stazione di Milano Rogoredo dalla Polfer di Milano che l'ha trovato in possesso, nascosti in un sacchetto di carta, di 2,3 kg di cocaina e 5400 euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento di spaccio.

Ritenendo che B.R. potesse detenere altri quantitativi di sostanza stupefacente destinata allo spaccio, gli operatori della Mobile hanno perquisito la sua abitazione di via Cremona e hanno fatto bingo. Nascosta nell'armadio della camera da letto, infatti, in mazzo ai vestiti il 36enne aveva nascosto un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti: 7137.7 grammi di hashish e 18 ovuli di hashish del peso complessivo di 191,1 gr.; 148.3 grammi di cocaina suddivisa in 3 involucri diversi. Inoltre, nei cassetti di un mobile gli agenti hanno anche ritrovato denaro contante suddiviso in diverse mazzette per un totale di 2435 euro, banconote in valuta straniera (franchi svizzeri e dirham marocchini) e 1200 euro falsi, suddivisi in banconote di vario taglio.

Sempre all'interno del monolocale in cui viveva il 36 enne sono stati rtitrovati dagli agenti anche un bilancino di precisione digitale con evidenti residui di polvere bianca, saccheti di plastica con intagli di forma circolare idonei al confezionamento, rotoli di pellicola idonea a ricavare gli involucri delle dosi, telefoni cellulari e "sim card". Tutto il materiale è stato sequestrato e a carico di B.R. è stata redatta una denuncia di arresto per spaccio di sostanza stupefcente.

Attualmente il 36enne marocchino si trova nel carcere di San Vittore, a Milano, dopo l'arresto messo in atto dalla Polfer a Rogoredo, di cui abbiamo già parlato anche su questo giornale.

(e.s.)


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