Chiusura Punto nascite Oglio Po, Sindaci e Comitati del Territorio non mollano:' Non si chiuda'

Viadana OspedaleMANTOVA, 9 lug. - E' un appello a cambiare decisione quello rivolto dai sindaci e dai consiglieri regionali alla Commissione Sanità della Regione che oggi, lunedì 9 luglio, li ha ricevuti in audizione.

E la decisioe in oggetto è quella già annunciata dall'assessore al welfare Gallera di chiudere il punto nascite dell'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore che, come noto, è utilizzato anche da parecchi mantovani residenti nell'area del viadanese.

La Regione, infatti, ha già deliberato che il punto nascite dell'ospedale verrà chiuso, come quello di altri presidi lombardi che non raggiungono i 500 parti all'anno. Ma la preoccupazione del territorio, espressa in Commissione, è quella che gli altri punti nascite siano troppo lontani.

All'audizione, oltre ai rappresentanti del Comitato per la salvaguadia del Punto Nascite, erano presenti anche i sindaci di Bozzolo e Sabbioneta, il vicesindaco di Viadana e quello di Casalmaggiore. Ma c'erano anche i consiglieri regionali mantovani. Fra questi anche Antonella Forattini del Pd ch ha detto: "Ritengo che oggi ci siano condizioni per rinviare una richiesta di deroga al Ministero, quello di oggi mi sembra un ottimo punto di partenza. Ci sono criticità che hanno depotenziato questa struttura e noi su questo continueremo la nostra battaglia – promette Forattini – una battaglia troppo importante per questo territorio, che non può continuare a soffrire e che è massacrato da infrastrutture carenti e problematiche. Punteremo i piedi e parteciperemo all'incontro di domani con l'assessore Gallera per ribadire le motivazioni del comitato e di tutto il territorio e il lavoro in commissione proseguirà con i nuovi spunti di riflessione che riguardano tutta l'organizzazione regionale del sistema sanitario".

Alessandra Cappellari della Lega, partito in maggioranza, ha detto che la Regione investirà per potenziare l'ospedale e non lascrà sole le future madri, mentre Andrea Fiasconoaro del Movimento Cinque Stelle ha chiesto che si torni immediatamente al Ministero per la deroga.


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