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‘FUTURO IM-PREVEDIBILE’, oltre 1000 studenti delle superiori mantovane a scuola di educazione ambientale
MANTOVA, 23 feb. – Sono 1047 gli studenti del Triennio di 10 Istituti Superiori di città e provincia che hanno partecipato agli appuntamenti di "FUTURO IM-PREVEDIBILE", il ciclo di conferenze dedicate alla riduzione dei rifiuti, all'efficientamento energetico, alle bonifiche e tutto quanto ruota intorno al grande tema dell'educazione ambientale.
Avviato con due interventi effettuati nella primavera 2017 presso l'Istituto Superiore Manzoni di Suzzara e l'Istituto Superiore Galilei di Ostiglia, il percorso dell'iniziativa co-progettata da ARPA Lombardia, Mantova Ambiente - Gruppo TEA, Università di Bologna e Labter-Crea Rete di Scuole si è sviluppato in 11 incontri e si è concluso ieri in Aula Magna del Liceo Isabelle d'Este.
In questa occasione il professor Luciano Morselli dell'Università di Bologna, la dottoressa Vanna Segala di ARPA Lombardia, il professor Sandro Sutti di LABTER-CREA Rete di Scuole e la professoressa Cinzia Zanin, referente della scuola per la conferenza, hanno incontrato gli studenti delle classi IV e hanno definito un primo bilancio di questa esperienza promossa da soggetti diversi del territorio che operano in numerosi campi con ruoli differenti, ma che sono accomunati dagli stessi obiettivi educativi di studio, protezione e miglioramento dell'ambiente e dei comportamenti dei cittadini che quell'ambiente usano, condizionano e vivono.
Quattro "soggetti" che hanno "fatto rete" per portare nelle scuole contenuti di grande rilevanza e attualità , che, secondo le testimonianza raccolte dai docenti, dovrebbero far parte della cultura e della formazione di ogni cittadino europeo: la transizione obbligata dalla cultura dell'usa e getta, alla cultura del Riuso e infine all'Economia Circolare.
Il tutto preceduto da una riflessione sull'imprevedibilità dei processi sociali, economici e politici, in contrasto con la relativa prevedibilità dei fenomeni ambientali, così come ci viene prospettata dai periodici Rapporti dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, il Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici).
L'iniziativa, costruita dopo una serie di riunioni tra i promotori, finalizzate ad individuare obiettivi e metodologie condivise, si è dedicata alla diffusione nelle scuole del cambio di paradigma dalla società dell'usa e getta, e dunque del consumo e dello spreco, a quella dell'Economia Circolare, dove i rifiuti uscenti da un ciclo di produzione diventano materie prime per un altro ciclo produttivo e la parola "rifiuto" viene bandita a favore del termine "risorsa".
E' stato sicuramente un successo, testimoniato dalla grande e attenta partecipazione degli studenti, ma soprattutto un importante seme di consapevolezza ambientale affidato ai giovani protagonisti del futuro.
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