Riders, Nidil Cgil Mantova contro contratto Assodelivery-Ugl. Turchi: 'Illegittimo e peggiorativo'. Un centinaio i ciclo-fattorini in provincia di Mantova
MANTOVA, 26 set. - Lo scorso 15 settembre Assodelivery, associazione dell'industria del food delivery italiana - alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, SocialFood e Uber Eats - e l'organizzazione sindacale Ugl hanno sottoscritto un contratto che invece di migliorare le condizioni dei riders italiani, le peggiora. Un accordo di dubbia legittimità , visto che è stato escluso il sindacato confederale - Cgil, Cisl e Uil - che sta portando avanti una trattativa presso il Ministero del Lavoro.
"Come Nidil Cgil - spiega Elena Turchi, coordinatrice provinciale di Nidil Cgil Mantova - riteniamo illegittimo e penalizzante l'accordo sui riders sottoscritto da Ugl e Assodelivery, che confina i ciclofattorini in un regime di falsa autonomia, una tipologia di lavoro che anche la Cassazione ritiene non idonea ad inquadrare questi lavoratori".
"Il problema principale di questo accordo – prosegue Turchi - è proprio che nega a priori la possibilità per i riders di poter godere delle tutele del lavoro subordinato, quali malattia, ferie, maternità , e non elimina il principio del cottimo che riteniamo del tutto irricevibile. Il ministero del lavoro si è già espresso rigettando l'accordo sottoscritto, e come Cgil Cisl e Uil utilizzeremo tutti gli strumenti possibili per contrastare questo scempio ai danni di una categoria di lavoratori già ampiamente penalizzata".
In provincia di Mantova sono circa un centinaio i ciclofattorini coinvolti e per molti di loro "il mestiere del rider - aggiunge Turchi - è la prima occupazione, non un'entrata utile ad arrotondare". Proprio per questo Nidil Cgil Mantova rivendica con forza il diritto per questi lavoratori a "un salario dignitoso e alle tutele del lavoro dipendente, come già stabilito dalla Corte di Cassazione. Su questi punti non faremo pasi indietro".
Ecco in sintesi i punti del contratto fortemente contestati da Nidil Cgil:
- Ai riders è negato l'accesso ai diritti del lavoro subordinato perché sono qualificati esclusivamente come lavoratori autonomi. Ciò significa che continueranno ad essere assunti con collaborazioni occasionali e partite iva.
- Viene reintrodotto il pagamento a cottimo (che la legge ha escluso): i 10 euro all'ora sono riferiti a un'ora impiegata tutta nel fare consegne, pertanto non è detto che per un'ora di lavoro si guadagnino 10 euro.
- Il premio di 600 euro scatta se si fanno almeno 2.000 consegne all'anno, ma visto che le consegne non le decide il rider, difficilmente la piattaforma permetterà che si arrivi a 2.000.
- La maggiorazione del 10% è già prevista per legge. La maggiorazione notturna scatta fra l'1.00 e le 7.00 di mattino. Quante consegne si effettuano in quell'orario? Quasi nessuna.
- l 20% di maggiorazione sull'ora lavorata si raggiunge solo se si lavora in un giorno festivo (non domenicale), se piove e se si è operativi di notte, cioè praticamente MAI.