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Covid, oggi 102 casi in Lombardia e zero decessi. In provincia di Mantova 19 contagi. Regione: tamponi in 48 ore per chi rientra da Spagna, Grecia, Malta e Croazia
MANTOVA, 12 ago. - Salgono ancora i nuovi casi di covid in Lombardia: sono 102 oggi, mentre ieri erano 68. Oggi, però sono stati processati più tamponi, 7960 contro i 4537 di ieri e, in virtù di questi numeri, la percentuale fra tamponi eseguiti e positività riscontrate scende rispetto a ieri passando da 1,49% a 1,28%.
Dei nuovi casi positivi oggi, 5 sono risultati a seguito di test sierologici e 16 sono stati classificati come debolmente positivi.
Anche oggi, fortunatamente, sono stati registrati zero decessi in Lombardia. Aumentano, però, i ricoveri non in terapia intensiva (+5, totale 165) dopo che anche ieri erano cresciuti di 10; rimangono invariati i ricoveri in terapia intensiva (10). Crescono anche i guariti (+96, 74700 totale di cui 1407 dimessi e 73293 guariti).
Per quanto riguarda la provincia di Mantova oggi la Regione registra un aumento di 19 casi, quasi il doppio di ieri (+10). Mantova non è la provincia che cresce di più in Lombardia perché ppreceduta da Milano con 29 e seguita da Brescia con 11.
CORONAVIRUS.PRESIDENTE REGIONE E ASSESSORE AL WELFARE: TAMPONI IN 48 ORE A CHI RIENTRA DA SPAGNA,CROAZIA,MALTA E GRECIA
L'ASSESSORE: ACCOLTE PREOCCUPAZIONI E PROPOSTE LOMBARDIA
PER CHI TORNA DA ESTERO OPERATIVO NUMERO EMERGENZA 116117
Intanto c'è soddisfazione in Regione Lombardia per il fatto che il Governo ha accolto le sollecitazioni della Lombardia e di altre regioni rispetto al fatto di effettuare i tamponi in 48 ore per chi rientra da Spagna, Croazia, Malta e Grecia, località da dove sono rientrate diverse persone risultate positive al covid.
"Una decisione importante: il Governo ha accolto con favore le sollecitazioni e le preoccupazioni della Lombardia e delle Regioni sui nuovi contagi da Covid19, concordando la formulazione di linee guida nazionali, con l'obbligo del tampone entro 48 ore, per chi rientra o arriva in Italia dai Paesi Europei con il maggior numero di contagi in questo momento".
Questo il commento del presidente della Regione Lombardia, Fontana, in merito all'Ordinanza nazionale che stabilisce le regole per chi proviene da Grecia, Spagna, Croazia e Malta, con l'obbligo dell'auto segnalazione alle autorità sanitarie territoriali e la disposizione del tampone conseguente, a meno che non vi sia l'attestazione dell'esito negativo al test molecolare rilasciata nelle 72 ore precedenti l'arrivo in Italia.
Il provvedimento è stato concordato al termine di una riunione straordinaria fra i rappresentanti del Governo e delle Regioni.
"Per i cittadini lombardi che rientrano da questi Paesi - spiega l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Gallera - mettiamo a disposizione il supporto operativo e informativo necessario attraverso il numero unico 116117, che fornirà i riferimenti delle ATS di competenza per domicilio".
"Nel periodo precedente l'effettuazione del test ed in attesa del suo esito, ferma restando l'indicazione di informare immediatamente il proprio MMG o operatore sanitario pubblico in caso di insorgenza di sintomi sospetti - aggiunge - è fortemente consigliato ridurre la vita sociale (esempio partecipazione ad eventi collettivi) ed è indispensabile l'utilizzo della mascherina anche all'aperto ed in presenza di conviventi nella propria abitazione".
La formulazione di un'ordinanza specifica per chi proviene o rientra da questi Paesi si è resa necessaria a fronte dell'evolversi della situazione epidemiologica locale e in considerazione del fatto che, trattandosi di Stati europei inseriti nell'Elenco 'B' del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 agosto scorso, non erano previste azioni restrittive o di monitoraggio.
"Regione Lombardia - conclude l'assessore al Welfare - ha affrontato da subito il tema dei cittadini provenienti dall'estero attraverso un protocollo specifico per il settore agricolo che prevede il tampone per i lavoratori stagionali e con il monitoraggio e controllo costante da parte delle ATS per coloro che hanno contatti stretti (ad es. le badanti) con persone anziane e fragili".
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