Focolai Covid in provincia di Mantova, ispezioni in 38 macelli da parte di Ats e in 3 protocolli non rispettati

Mantova Prefettura2MANTOVA, 23 lug. - Si è tenuto ieri mattina in Prefettura a Mantova, n videoconferenza, il tavolo di confronto con i Segretari Provinciali di Cgil, Cisl e Uil, i referenti di ATS-Val Padana e le Associazioni di categoria rappresentative dei comparti Industria Agricoltura, Commercio ed Artigianato per l'implementazione di un protocollo anti-contagio, a fronte dei casi di positività al COVID-19 rilevati recentemente in alcuni salumifici e macelli della provincia.

Nel corso dell'incontro il direttore di Ats Valpadana ha illustrato gl esiti dell'intensa attività di verifica svolta nelle ultime settimane.

Le ispezioni condotte presso 38 stabilimenti dedicati alla macellazione ed alla lavorazione carni aventi sede nel distretto, che hanno complessivamente coinvolto circa 3000 lavoratori compreso l'indotto, hanno accertato solamente 3 casi di mancata conformità ai protocolli, con conseguente avvio della procedura sanzionatoria. L'attenzione dedicata da ATS-Val Padana nel corso delle ispezioni è stata, inoltre, l'occasione, per fornire indicazioni per incrementare l'efficacia degli standard di sicurezza all'interno dei siti produttivi, anche queste oggetto di monitoraggio continuo.

È stato, inoltre, riscontrato come l'azione sinergica della sorveglianza sanitaria e della vigilanza disposta in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la collaborazione dei Comuni, abbia consentito di contenere sensibilmente la diffusione delle infezioni, conducendo ad un sensibile decremento dei casi di positività dagli ultimi aggiornamenti disponibili.

Ad oggi, si può, quindi, affermare che la problematica è stata superata, pur continuando ad essere attentamente monitorata dall'Autorità Sanitaria.

In esito all'incontro, aderendo alla sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali ed acquisita la disponibilità di ATS-Val Padana sui profili di ordine tecnico, si è concordato di promuovere la redazione di un documento condiviso specifico sulla sicurezza anti-contagio, ad integrazione delle prescrizioni fornite a livello generale dai protocolli nazionali.

Tale documento sarà finalizzato a dettagliare ulteriormente le procedure adottate presso le aziende interessate sia per prevenire il più possibile il contagio, sia per garantire la sicurezza dei dipendenti, tenuto conto delle specificità degli ambienti di lavoro interessati. Il documento riserverà attenzione anche alla formazione dei lavoratori, soprattutto di quelli stagionali ed afferenti al sistema delle cooperative, oltre a coinvolgere gli Enti Locali nel controllo epidemiologico per i profili sanitari di competenza.


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