De Donno: 'Joseph Dominus sono io, era un esperimento'. E aggiunge: 'Non mi candido sindaco di Mantova'

MANTOVA, 29 giu. - Il dottor Giuseppe De Donno torna a far parlare di sé. Stavolta, però, la cura con il plasma ipeimmune contro il Covid c'entra poco.

Da qualche settimana lo pneumologo direttore del reparto di pneuomolgia del Carlo Poma di Mantova in prima linea nella battaglia contro il Covid e pioniere mantovano, con il professor Franchini, della plasmaterapia, si era messo a dialogare su Facebook con un certo Joseph Dominus. Si parlava di plasma terapia e si lodava il metodo di cura. Questo Joseph Dominus sarebbe stato un non meglio identificato biologo di Atlanta.

Poi l'altro giorno la giornalista Selvaggia Lucarelli, che con De Donno aveva avuto una burrascosa intervista telefonica pubblicata dal Fatto, trova un numero di telefono associato al profilo del dottor Dominus. Telefona e dall'altra parte risponde proprio Giuseppe De Donno.

Ieri sul proprio profilo Facebook vero, lo pneumologo dopo essere stato scoperto, con un lungo post ha spiegato perché l'ha fatto e ha anche confermato che, nononostante le voci insitenti sul contraio, non si candiderà a sindaco di Mantova alle prossime elezioni comunali.

Scrive De Donno su Facebook di aver "volutamente creato un account associandovi il mio telefono perché non avevo nulla da temere, dal quale ho smitragliato qualche commento saggiando le reazioni altrui". Lo pneuomologo specifica di aver voluto creare il falso account per smascherare chi fosse "il furbacchione- scrive - che è andato in giro a fare telefonate a tutta Mantova per chiedere se gli piacerebbe avermi come sindaco. Credo di aver capito chi sia stato e posso riderci sopra".

De Donno ne approfitta per spegnere le voci che lo danno come prossimo candidato sindaco di Mantova: "No - scive - non sono candidato sindaco e non mi interessa; servo Mantova con la professione che ho scelto". E a proposito di Selvaggia Lucarelli, che, di fatto, l'ha 'sgamato', come si suol dire, scrive: "L'esperimento stava andando bene fino a quando Selvaggia Lucarelli, ormai un'aficionada del mio lato social, ha telefonato. E dì, le ho risposto. E le ho raccontato la storiella del dottore americano. L'ennesima riprova del fatto che magari anziché andare a setacciare Facebook alla ricerca di sbavature del sottoscritto, forse si potrebbe guardare ai nostri studi appena pubblicati e al nostro contributo per salvare vite. Oramai molte".