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‘Educare e apprendere sotto il cielo’: dalle cooperative sociali un progetto innovativo per l’infanzia e l’adolescenza
MANTOVA, 01 giu. – Dal concetto di distanziamento sociale a quello di vicinanza sicura, partendo dall'esperienza emergenziale che ha messo a dura prova sia le famiglie, costrette a far fronte autonomamente alla sospensione dei servizi educativi, sia i bambini e i ragazzi che sono stati privati della dimensione sociale della scuola.
Così nasce la sfida di ripensare le pratiche educative facendo dell'estate un vero laboratorio a cielo aperto che propone il progetto "Educare e apprendere sotto il cielo" dedicato ai servizi educativi-ludico-sociali per l'infanzia e l'adolescenza.
Frutto del processo promosso dal consorzio Sol.Co. Mantova, dallo staff di Mantva Farm School e dalle cooperative sociali Archè, Agorà , Alce Nero, C.H.V., Fior di Loto, Il Giardino dei Bimbi, Ippogrifo, il progetto mette in campo una proposta innovativa rielaborata in vista dell'apertura dei centri estivi per bambini e giovani, secondo le nuove linee guida ministeriali, che potrà essere adattata alle diverse esigenze dei comuni.
Messi a punto gli ultimi dettagli in accordo con l'Ats, completata la mappatura degli spazi adatti a svolgere le attività , il progetto è pronto a realizzare concretamente la possibilità di un nuovo modo di vivere insieme partendo dalle esigenze autentiche dei bambini e dei ragazzi, mettendo a frutto fondamentali esperienze di approfondimento scientifico.
"La cooperazione sociale – ha sottolineato Manuela Righi, presidente del consorzio Sol.Co. Mantova nel corso della presentazione questa mattina sul lungolago superiore – vuole rimettere al centro, in questo momento di forte criticità , il ruolo dell'educazione, con proposte innovative e di qualità : un impegno per il futuro, che vogliamo giocare insieme alle amministrazioni pubbliche per dare risposte a questi bisogni e supportare da un lato gli enti pubblici, dall'altro le famiglie e le nostre comunità , per conciliare l'impegno lavorativo con il desiderio di offrire occasioni educative significative e sicure ai propri figli.
Vorremmo partire dalla progettazione dell'estate per continuare poi a lavorare insieme sulla progettazione della scuola e di altre agenzie educative. Un primo percorso che può aprire un dialogo proprio con la scuola, per reinventare e ridisegnare insieme nuovi modi di educare e di apprendere".
Punto di partenza dell'iniziativa è stato il percorso di progettazione partecipata, supportato dalla consulenza pedagogica di Cristina Bertazzoni definito dal Manifesto Pedagogico della Mantva Farm School, progetto promosso dalla cooperativa Ippogrifo, che si è avviato all'interno della rete consortile di Sol.Co. Un percorso che ha portato a elaborare un progetto completo e qualificato di proposte di servizi educativi, ludico-sociali specifici per diverse fasce di età : 0/6 anni; 6/11 anni; 11/14 anni.
A seconda dell'età saranno proposte: attività alla scoperta della natura, attività di cucina, laboratori creativi ed artistici, esperienze di manipolazione, attività di potenziamento didattico, esperienze di espressività e di creatività , uscite in bici e passeggiate, attività sportive, laboratori tecnici, attività di orienteering, aiuto compiti, spazio di ascolto.
Tutto nel rispetto di una serie di misure di "Vicinanza Sicura", cioè di attenzioni igienico-sanitarie che saranno osservate in ottemperanza alle normative vigenti e con misure di sicurezza elaborate anche con il supporto della consulente Ilaria Bonelli della società SQA.
Per riappropriarsi della socialità in sicurezza, e nel rispetto di quanto definito dalla linee guida ministeriali (ad esempio con un rapporto numerico operatori-bambini così definito: 3-5 anni, rapporto 1 adulto ogni 5 bambini; 6-11 anni, rapporto di 1 adulto ogni 7 bambini; 11-14 anni, rapporto di 1 adulto ogni 10 adolescenti).
Il progetto muove dall'idea di sperimentare e valorizzare l'outdoor education, nella consapevolezza che l'ambiente naturale ha un forte potenziale di apprendimento per bambini e ragazzi. Sarà privilegiato infatti, dove possibile, l'utilizzo di spazi all'aperto, quali ad esempio: gli ampi giardini delle scuole, le parrocchie, i campi sportivi, i parchi gioco, gli agriturismi, le fattorie didattiche, i parchi naturali, i boschi.
Un progetto di «educazione diffusa» che valorizza i luoghi naturali e della città , li rende vivi, abitabili e adatti a sperimentare giochi, esperienze, attività per educare e apprendere (giochi motori, di conoscenza, giochi cooperativi e di squadra, laboratori creativi, espressivi, di manipolazione, giochi simbolici, spazi di dialogo e di ascolto).
Cosa significa "apprendere sotto il cielo" lo hanno spiegato Alessandra Brunoni, referente progetto Mantva Farm School, e Cristina Bertazzoni, docente universitaria e consulente pedagogica: "Significa recuperare il rapporto con la natura e rendere protagonisti bambini e ragazzi del loro apprendimento "sotto il cielo". Non significa portare «fuori» quello che si fa «dentro», ma riconoscere che l'ambiente naturale e lo spazio esterno sono fondamentali nella vita di ogni essere vivente e rappresentano una dimensione centrale e necessaria della pratica educativa.
Significa valorizzare tutto ciò che offre il parco, il giardino, il boschetto, lo spazio urbano e rendere disponibili percorsi esperienziali in modo che bambini e ragazzi possano attivare, spontaneamente e in autonomia, processi di apprendimento e momenti ludico-espressivi supportati dalla figura dell'educatore. Significa mettere al centro la libertà di esplorazione, la sperimentazione sensoriale e motoria, la creatività e l'espressività . Significa costruire un sapere che parte dai bambini e dai ragazzi, dalle loro emozioni, dai loro interessi e desideri".
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