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Lockdown, lavoro ed economia: a marzo crollo degli avviamenti. Soffiati (CGIL Mantova): 'tra marzo e aprile più di 55mila dipendenti mantovani sono andati in cassa integrazione'
MANTOVA, 01 giu. - L'effetto lockdown dovuto all'emergenza Covid ha già iniziato a fare sentire i propri effetti negativi sull'economia e sul lavoro. A dimostrarlo i dati relativi ad avviamenti e cessazioni del primo trimestre 2020.
Dati che si connotano per una riduzione del 6,2% degli avviamenti sul trimestre rispetto allo stesso periodo del 2019, con un saldo di -20,8% fra avviamenti e cessazioni, ma con un letterale crollo nel mese di marzo, quello più critico, insieme ad aprile.
Ma per aprile i dati ancora non ci sono, mentre per marzo sì e sono drammatici: avviamenti -31,7% (da 5401 a 3688) e saldo fra avviamenti e cessazioni pari a -135,9%.
Dati preoccupanti anche in prospettiva futura, come spiega il segretario generale di Cgil Mantova Daniele Soffiati: "I dati di marzo - spiega - sono inevitabilmente drammatici. D'altronde tra marzo e aprile più di 55mila dipendenti mantovani sono andati in cassa integrazione. Ora la preoccupazione è rivolta, in particolare, a dopo l'estate, per capire se arriverà la tanto tenuta seconda ondata, per capire se si potrà ricorrere nuove misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori".
A soffrire di più, nel trimestre chiusosi da poco, il settore del commercio e dei servizi (Saldo avviamenti/cessazioni -38,4% sul trimestre e - 184,6% a marzo).
Ecco l'analisi del primo trimestre 2020 confrontato con lo stesso periodo dell'anno precedente.
In provincia di Mantova nel primo trimestre del 2020 si è registrata una diminuzione degli avviamenti passati da 17095 a 16043 (-6,2%) e a una leggerissima diminuzione delle cessazioni passate da 120995 a 12085 (-0,1%). Aumentate anche le proroghe dei contratti passati da 3762 a 3773 (+0,3%). Le trasformazioni dei contratti sono diminuite dello 0,6% passando da 2012 a 1999. Il saldo fra avviamenti e cessazioni è negativo: -20,8% (5000 nel primo trimestre 2019 e 3958 nello stesso periodo di quest'anno).
Sempre relativamente alla provincia di Mantova, il confronto mensile sui primi tre mesi dell'anno evidenzia un crollo degli avviamenti nel mese di marzo, forse quello più critico nell'ambito dell'emergenza Covid con i vari Dpcm che hanno progressivamente fatto rallentare la produzione fermando aziende e fabbriche: nel mese di marzo gli avviamenti in provincia di Mantova sono diminuiti del 31,7% (da 5401 a 3688), mentre in gennaio e febbraio sono sempre cresciuti, rispettivamente del 3,8% (da 6909 a 7170) e dell'8,4% (da 4785 a 5185). Proseguendo nel confronto mensile sul primo trimestre, in provincia di Mantova le cessazioni in gennaio e febbraio sono aumentate del 2,9% (da 4165 a 4284) e del 9,7% (da 3449 a 3783), mentre in marzo sono diminuite del 10,3% (da 4481 a 4018). Il saldo fra avviamenti e cessazioni in marzo è stato -135,9% (da +920 a -330), in febbraio +4,9% (da 1336 a 1402) e in gennaio +5,2% (da 2744 a 2886). Ricordiamo che per tutti i confronti il riferimento è lo stesso periodo dell'anno precedente. Le trasformazioni sono diminuite a gennaio (-14,7%) e aumentate a febbraio (+27,6%) e marzo (+3,9%).
Interessante anche l'analisi di avviamenti e cessazioni per settore di produzione. Nel primo trimestre 2020, in confronto con il primo trimestre 2019, il settore con il saldo peggiore fra avviamenti e cessazioni è quello di commercio e servizi (-38,4%, da 1895 a 1168). Nello specifico, sul trimestre, gli avviamenti sono diminuiti del 10,7% (da 9271 del primo trimestre 2019 a 8275 di quello di quest'anno), le cessazioni sono diminuite del 3,6% (da 7376 a 7107). Segue il settore dell'industria con un saldo fra avviamenti e cessazioni di -25,4% rispetto all trimestre precedente (da 1031 a 769) e nello specifico gli avviamenti sono diminuiti del 2,3% (da 4020 a 3927), mentre le cessazioni sono aumentate del 5,7% (da 2989 a 3158). Il settore dell'agricoltura registra un saldo fra avviamenti e cessazioni di -3,9% (da 1962 a 1885), ma si registra un segno + sia per avviamenti (+2,5% da 2972 a 3047) che per le cessazioni (+15%, da 1010 a 1162). Il settore delle costruzioni segna un +22,3% per quanto riguarda il saldo fra avviamenti e cessazioni (da 112 a 137), gli avviamenti sono diminuiti del 4,6% (da 832 a 794) e le cessazioni dell'8,8% (da 720 a 657).
Marzo è il mese peggiore per gli avviamenti soprattutto per il settore commercio e servizi che segna un -44,5% (da 3322 a 1844), in gennaio e febbraio erano sempre aumentati (+5,9% e +11,1%). Anche il settore dell'industria in marzo segna un -21,1% per gli avviamenti (gennaio +9,1%, febbraio -4,2%), mentre quello delle costruzioni un -44,1% (gennaio +15,8%, febbraio +15,4%). Il comparto agricolo in marzo regge con un +12,3% negli avviamenti (gennaio -12,1% e febbraio +16,2%). Il saldo fra avviamenti e cessazioni in un confronto mensile vede marzo sempre come mese più critico: il settore costruzioni segna un -244,1%, il settore commercio e servizi un - 184,6%, l'industria un -104,7% e l'agricoltura un +31,6%.
CONFRONTO LOMBARDIA. Nel primo trimestre 2020 da un punto di vista lavorativo in Lombardia abbiamo assistito a una decisa diminuzione degli avviamenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: questi sono diminuiti del 10,4% (passati da 404019 a 362159), mentre sono aumentate leggermente le cessazioni passando da 327289 a 338192 (+3,3%). Il saldo fra avviamenti e cessazioni segna un -68,8%. Aumentate anche le trasformazioni dei contratti passate da 49922 a 52614 (+5,4%).
Sempre a livello regionale un confronto sul trimestre dei diversi settori vede Commercio e Servizi registrare un saldo fra avviamenti e cessazioni di -86,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (avviamenti -10,6%, cessazioni +3,3%), industria -53,7% (avviamenti -10,3% e cessazioni +2,3%), il settore costruzioni -62% (avviamenti -11,3% e cessazioni + 3,2%), agricoltura -15,9% (avviamenti -4,7% e cessazioni +19,8%).
Anche in Lombardia il mese peggiore è marzo con saldi che vedono commercio e servizi a -469,1% (avviamenti -34,7%, cessazioni -4,8%), industria -523,7% (avviamenti -29,6% e cessazioni -4,3%), costruzioni -403,7% (avviamenti -43,9% e cessazioni -5,1%), agricoltura -24,2% (avviamenti -7,6% e cessazioni +7,2%).
(am)
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