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Assistenti Civici per vigilare su Fase 2, Palazzi: 'Ho delle perplessità '
MANTOVA, 25 mag. - "Ho letto la proposta degli 'assistenti civici' per aiutare a gestire la cosiddetta Movida, utilizzando anche i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza... Ma sinceramente ho delle perplessità su questa proposta".
A dirlo sulla propria pagina Facebook è il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi che commenta l'accordo raggiunto fra il Ministero degli Affari Regionali e l'Anci per reclutare 60mila assistenti civici ai quali sarà affidato il monitoraggio del rispetto delle misure decise per la Fase 2.
Il reclutamento, come hanno precisato Ministero e Anci, sarà rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali; saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell'emergenza dalla Protezione civile che indica alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione.
"Il problema c'è, soprattutto nelle città più grandi - scrive Palazzi su Facebook - ma anche da noi. Nessuna città ha il numero di vigili necessari per controllare contemporaneamente ogni zona". Detto questo, però, il primo cittadino ammette di avere delle "perplessità su questa proposta. Chiederei piuttosto alla protezione civile e laddove ci sono gravi problemi di ordine pubblico, anche all'esercito, come ultima istanza ovviamente. Per fortuna a Mantova per ora non si registrano, ma capisco bene che in altre città ci possono essere".
Secondo Palazzi le regole da rispettare sono note e le nonoscono tutti usare la mascherina, non creare assembramenti e stare distanziati. "Chi non le rispetta va multato - prosegue il Sindaco - e i locali che non si dimostrano responsabili nel rispettarle vanno chiusi, per i giorni che prevede la norma. Non può esserci buonismo, va tutelata la salute di tutti".
A parere di Palazzi, però, "Impegnare i percettori del reddito di cittadinanza, come noi stiamo iniziando a fare per riaprire le giostrine per i bimbi, chiedendo loro di pulirle ogni giorno, è una buona idea, ma a mio parere per aiutare a gestire iniziative culturali e per attività sociali. Non per controllare chi non rispetta le regole".
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