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Asola quale futuro per l'ospedale dopo emergenza Covid? Cittadini preoccupati, l'amministrazione incontrerà direttore Asst. Cappellari:'Si terminino i lavori e si potenzi la struttura'
ASOLA, 26 apr. - Quale futuro per l'ospedale di Asola? Se lo chiedono i cittadini e se lo chiede anche l'amministrazione comunale.
In prima persona il sindaco Giordano Busi che nei prossimi giorni incontrerà il direttore generale dell'Asst di Mantova, Raffaello Stradoni "per avere garanzie - si legge in una nota dell'amministrazione - sul futuro del nosocomio asolano nel momento in cui l'emergenza Covid cesserà ".
L'aministrazione chiede garanzie rispetto al fatto che finita l'emergenza, nel corso della quale il plesso asolano si è dimostrato e si sta dimostrando fondamentale anche per la sua collocazione geografica al confine con altre province, vengano ripristinati al più presto "tutti i servizi oggi sospesi, che vengano salvaguardati i posti di lavoro e che si proceda, contestualmente, ad un graduale potenziamento sia dal punto di vista dell'offerta, sia dal punto di vista dell'assunzione di nuove figure professionali".
A provocare un po' di sconcerto fra i cittadini asolani, infatti, è stata una notizia apparsa qualche giorno fa su alcuni quotidiani locali secondo cui l'ospedale di Asola diventerà , nei mesi a venire, un presidio per la cura dei pazienti Covid stabili provenienti da Mantova e Pieve di Coriano. Come noto, infatti, nell'ambito dell'emergenza che ha travolto il sistema sanitario lombardo, compreso quello mantovano, la riorganizzazione dei reparti, resasi necessaria per far fronte a un numero elevaissimo di pazienti Covid, ha portato, per Asola, alla chiusura nelle scorse settimane dei reparti di Pediatria e Ostetricia e Ginecologia. C'è il timore, fra i cittadini, che questi siano primi segnali di un prossimo smantellamento del presidio.
L'amministrazione comunale, dal canto suo, a parte i chiarimenti chiesti all'Asst dul futuro dell'ospedale, fa sapere di aver "già dato il via, con atto formale, alla ripresa dei lavori di ristrutturazione e ampliamento e che siamo in attesa degli esiti della gara d'appalto indetta da Regione Lombardia per darne esecuzione al più presto possibile. Ciò che deve essere chiaro è che l'Ospedale di Asola è, e sempre sarà , una delle priorità di questa Amministrazione".
Sul tema dell'ospedale di Asola e sul suo futuro interviene anche il consigliere regionale Alessandra Cappellari la quale chiede che non ci si ricordi dell'ospedale di Asola "solo in tempo di Covid. Si terminino i lavori e si potenzi la struttura".
Alessandra Cappellari fa anche sapere di aver "ufficialmente chiesto alla direzione della ASST di Mantova, nonché all'Assessorato regionale competente, che venga salvaguardato il nostro presidio ospedaliero". Il pensiero della Cappellari sposa quello dell'amministrazione anche sul punto in cui si chiede all'Asst di Mantova che l'ospedale di Asola "riprenda gradualmente la funzionalità sua propria e a pandemia finita la struttura venga salvaguardata in tutto e per tutto".
Prosegue Cappellari: "Siamo tutti consapevoli del fatto che stiamo vivendo un'emergenza che non finirà il 4 maggio ma d'altra parte diventa ormai imprescindibile che si torni ad una sorta di normalità , pur nella forzata necessità di convivere con questo virus, sino a che non sarà trovata una cura. L'Ospedale di Asola è un presidio fondamentale e troppo importante per il territorio mantovano, e non solo in tempo di coronavirus. Per questo motivo insisto affinché siano portati a compimento nel più breve tempo possibile gli indispensabili lavori di ristrutturazione e che si ridia a quest'ospedale il lustro che merita. Chiedo che ai cittadini dell'Alto Mantovano vengano date rassicurazioni importanti e certe sul fatto che l'Ospedale non verrà minimamente toccato, ma anzi rafforzato".
(e.s.)
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