Canneto: signora mette a disposizione gratuitamente un suo appartamento per ospitare operatori della Rsa in difficoltà ma alcuni cittadini si oppongono. L'Amministrazione Comunale: 'Gesto grave, che non può passare sotto silenzio'

CannetoSullOglio PiazzaMatteotti1CANNETO SULL'OGLIO, 28 mar. - Un gesto nobile in un momento drammatico della nostra storia, ma vanificato dall'egoismo cieco che alberga ancora in alcune persone.

Potrebbe anche essere sintetizzato così quanto accaduto nei giorni scorsi a Canneto sull'Oglio, paese ai confini con la provincia cremonese dove i casi di coronavirus sono 49, molti dei quali registrati nella Rsa Casa Leandra.

Nelle case di riposo la situazione è molto difficile, per non dire drammatica, come denunciato a più riprese dai sindacati e dagli stessi organismi che le rappresentano a livello provinciale. Gli anziani malati di Covid-19 sono molti, gli operatori contagiati pure. Proprio per dar manforte al personale della struttura cannetese ridotto dalle numerose assenze, in questi giorni arriveranno a Canneto alcuni operatori specializzati. Con estrema generosità, una signora cannetese ha messo a disposizione degli operatori in questione un suo appartamento, gratuitamente.

"L'importanza dell'arrivo di queste persone - ha scritto l'Amministrazione guidata dal sindaco Nicolò Ficicchia in un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook istituzionale del Comune - è dovuto alla necessità impellente di reintegrare il personale della nostra RSA, a seguito delle numerose assenze causate dal necessario isolamento delle stesse, vi è quindi un chiaro bisogno di forze nuove per poter prendersi cura nel miglior modo possibile dei nostri anziani".

Come si diceva all'inizio, tale nobiltà d'animo è stata oscurata dalla presa di posizione di alcuni cittadini che, scrive ancora l'amministrazione "per assecondare i loro individualismi particolari, hanno deciso di porre un veto alla presenza di queste persone minacciando di erigere barricate ed opponendo il più becero ed immotivato interesse personale al bene di tutta la nostra comunità. Peraltro giustificandosi con paure destituite di qualsiasi fondamento logico e scientifico". Da non credere. Eppure è così. Probabilmente avranno paura di essere contagiati o di rischiare di esserlo per il fatto che gli operatori in questione lavoreranno in una struttura per anziani dove sono già stati accertati degenti Covid positivi. Probabilmente sono queste le "paure" di cui parla l'amministrazione comunale nel post. "Se la nostra società pensa di salvarsi isolando coloro che per professione devono accudirci anche in questi momenti di paura e apprensione, impendendo loro anche la semplice residenza siamo chiaramente destinati all'estinzione. Onore e merito a tutto il personale assistenziale e sanitario! L'Amministrazione era, è e sarà al vostro fianco, come è giusto che sia". E ci mancherebbe.

Per evitare di creare un improduttivo muro contro muro in un momento storico in cui c'è, più che mai, bisogno di concretezza, il sindaco ha trovato una soluzione alternativa per gli operatori "per il bene di tutti - scrive - al solo fine di evitare di esasperare inutilmente gli animi, ma sia chiaro che il nostro Ente, di certo, non si è piegato a vili ricatti". Ma il gesto rimane grave proprio per questo va stigmatizzato: "Resta l'amarezza - prosegue - per un inutile rallentamento della macchina organizzativa e per la gravità di un gesto che non può passare sotto silenzioIl giudizio di questo comportamento lo lasciamo alla coscienza di ognuno di voi, non potendo però negare il fatto che questa azione ha sicuramente screditato il buon nome di Canneto".

Ma l'egoismo di pochi non può certo sminuire il cuore grande di una comunità come quella cannetese e l'amministrazione comunale, questo, lo vuole sottolineare ringraziando pubblicamente "tutti quei cannetesi che fin dai primi giorni stanno supportando le operazioni coordinate dal C.O.C attraverso il loro volontariato. È infatti grazie al loro impegno che i cittadini più deboli riescono a ricevere beni di prima necessità senza dover esporsi uscendo di casa. Ãˆ per merito delle loro azioni, che, in un momento difficile come questo, è possibile veder il volto più bello della nostra comunità. Altri gesti che meritano un riconoscimento pubblico sono le donazioni di benefattori che vogliono rimanere anonimi".

"Non facciamo prevalere l'egoismo - chiosa l'amministrazione - perché solo uniti ce la potremo fare".

Emanuele Salvato


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