Un mantovano in Austria: 'Seguo con apprensione quel che succede in Italia, qui dal 15 marzo strade deserte, scuole e fabbriche chiuse. Affitti sospesi per i negozi e bonus di Stato'

TIROLO (AUT), 28 mar. - "Sto seguendo con grande apprensione quel che sta succedendo in Italia a causa della diffusione del coronavirus. A Castellucchio ho ancora molti amici e qualche parente e ogni giorno li sento per sapere come stanno andando le cose. Anche qui il virus sta colpendo abbastanza duramente". Alessandro (non mettiamo il cognome perché preferisce non apparire) 16 anni fa ha deciso di lasciare il suo paese natale alle porte di Mantova per trasferirsi in Tirolo, in un paesino a poca distanza da Innsbruck dove vive con la sua famiglia e dove fa l'artigiano.

Anche ad Alessandro, come ad altre moltissime persone, l'epidemia ha letteralmente stravolto la vita.

"Anche da noi - spiega nel corso di una chiacchierata fatta con l'Altra Mantova che segue per tenersi aggiornato su quel che succede nella sua terra natia - da domenica 15 marzo è in vigore il divieto di uscire. Sono aperti soltanto i negozi di alimentari, le farmacie, i tabaccai, le banche e alcune fabbriche, quelle che producono beni essenziali, ma la maggior parte ha chiuso".

Anche Alessandro ha dovuto sospendere la propria attività e chiudere il suo negozio: "I negozi come il mio - spiega - non devono pagare l'affitto al proprietario per tutta la durata dell'emergenza e questa è decisamente una bella boccata d'ossigeno in un momento così difficile. Inoltre riceviamo un aiuto finanziario dalla Stato che non dovremo poi restituire".

Come in Italia, anche in Austria le scuole sono chiuse almeno fino al 12 aprile, "ma al telegiornale - spiega - hanno detto che pobabilmente la riapertura delle scuole slitterà a data da destinarsi ed è anche probabile che l'anno scolastico sia, addirittura, già finito".

Nelle foto che ci ha inviato - e che ha realizzato rigorosamente nel tragitto consentito casa-supermercato e ritorno - si vedono le vie del paese deserte: "Di solito - aggiunge - sono strade che brulicano di gente e fa veramente impressione vederle così. Anche io esco solo per andare al supermercato a fare la spesa e non si vede in giro nessuno. Si vede qualcuno nei supermercati che fa la spesa rapidamente per poi tornare a casa".

Gli austriaci, racconta sempre Alessandro, hanno rispettato fin da subito il divieto di uscire se non per reali necessità di lavoro e salute: "L'altro giorno al telegornale - dice - la Polizia ha dichiarato che oltre il 90% della popolazione ha rispettato i divieti. In pratica tutti hanno collaborato attivamente": E a proposito i supermercati, come da noi gli addetti rimangono, insieme al personale medico e paramedico, quelli più a rischio come categorie che possono contrarre il virus: "L'altro giorno il primo ministro - spiega - ha detto che chi lavora nei supermercati o nei negozi di generi alimentari, visto che sono a rischio, riceverà un cospicuo bonus in denaro che non sarà tassato. Certo la salute viene prima di tutto, ma trovo quest'iniziativa molto buona".

Al 27 marzo in Austria, paese con una popolazione di poco meno di 9 milioni di persone, ci sono 7657 persone contagiate (1 caso ogni 1136 abitanti) e i decessi fino a ieri sono stati 58. In Italia, che di abitanti ne ha oltre 60 milioni, i positivi al covid-19 sono, sempre al 27 marzo, 86498 (1 ogni 701 anitnti) e i decessi sono 10950.

Emanuele Salvato