Smascherare le aziende che fanno false autocertificazioni, la Cgil Mantova si mobilita e chiede aiuto ai lavoratori: 'Segnalateci le autocertificazioni borderline'

MANTOVA, 28 mar. - Smascherare le autocertificazioni false delle aziende che cercano di far passare per essenziali attività che, in realtà non lo sono, e poter così aggirare il decreto anticoronavirus che blocca l'attività delle fabbriche che non effettuano attività necessrie in questo momento di straordinaria emergenza.

Questo è l'obiettivo della Cgil di Mantova.

Per raggiungerlo ha già mobilitato tutte le sue forze, i suoi delegati, i suoi segretari di tutte le categorie interessate. Perchè sulla salute non si scherza e qui c'è in ballo la salute dei lavoratori. "Grazie alle mobilitazioni dei lavoratori - spiega il sgretario generale di Cgil Mantova, Daniele Soffiati - si è arrivati al decreto blocca-fabbriche, il cui obiettivo è la riduzione drastica del numero di addetti nei luoghi di lavoro. Un esempio su tutti: da lunedì, come annunciato dal segretario generale della Fiom di Mantova Marco Massari, gli 800 lavoratori di Bondioli & Pavesi potranno dire #iorestoacasa".

Uno studio elaborato da Matteo Gaddi per Cgil nazionale sugli effetti del decreto blocca fabbriche evidenzia che a Mantova, a seguito del nuovo decreto, "la percentuale di metalmeccanici che lavorano nelle imprese che possono restare aperte - si legge nello studio - è pari al 13,5% dell'intera platea. In realtà il dato è ancora più basso perché Iveco non è registrata a Mantova ma è chiusa. Anche nel settore chimico-tessile-plastica-gomma la percentuale di chi sarà costretto ad andare al lavoro è bassa: è inferiore al 30%, ma si tenga presente che questo settore coinvolge i lavoratori dell'energia, del gas, dell'acqua che sono servizi fondamentali e che non possono chiudere; quindi oltre a questi ambiti, il resto del manifatturiero di questo settore è quasi interamente chiuso".

Senza dimenticare le migliaia di lavoratori già in cassa integrazione. "A questo punto, rimane un grave problema: le autocertificazioni che le aziende inviano alle Prefetture per dichiarare ingiustificatamente di essere "essenziali". Come ha fatto per i chimici-tessili, assieme a Femca Cisl e Uiltuc UIl, Michele Orezzi, segretario generale della Filctem CGIL Mantova, tutta la Cgil Mantova lancia un appello alle lavoratrici e ai lavoratori, in particolare delle aziende non sindacalizzate: segnalateci le autocertificazioni borderline messe in campo dai datori di lavoro esclusivamente per garantirsi un profitto, anche in queste drammatiche giornate".

Ecco tre indirizzi a cui fare le segnalazioni:

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"Presenteremo ogni segnalazione - conclude Soffiati - che ci arriverà sul tavolo della Prefettura. Vogliamo che la Prefettura possa sentire anche la voce dei lavoratori per decidere se fermare o no le produzioni".