Emergenza coronavirus, settore alberghiero e turistico mantovano già in ginocchio. Bianchi (Federalberghi): 'crollo delle prenotazioni del 90%'. Cabina di regia comune-associazioni-camera di commercio per studiare rilancio

MANTOVA, 06 mar. - L'emergenza coronavirus sta avendo conseguenze anche sul sistema economico e commerciale del territorio. Conseguenze che, purtroppo, sembrano preannunciare effetti duraturi e prolungati nel tempo.

A essere colpiti, anche nel mantovano, i settori del commercio, del turismo e gli albergatori. Categorie incontrate ieri dall'amministrazione comunale di Mantova insieme alla Camera di Commercio. La situazione è drammatica.

"Le strutture ricettive registrano un crollo medio delle prenotazioni del 90% con punte fino al 100% e un tasso di occupazione delle camere, che in questo periodo di norma si attesta al 50%, che è sceso ai minimi storici. Hotel, foresterie, b&b, case e appartamenti per vacanze in una settimana si sono trovati vuoti – afferma Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi Confcommercio Mantova - in un periodo, marzo, che rappresenta l'apertura della stagione più ricettiva dell'anno. Compromettere il lavoro di marzo e aprile significa compromettere l'intero anno".

A Bianchi fanno eco anche Nicola Dal Dosso, direttore di Confcommercio Mantova, e Gianni Rebecchi, residente di Confesercenti.

"L'industria turistica è in ginocchio e va quindi sostenuta – dichiara Nicola Dal Dosso, direttore di Confcommercio Mantova - abbiamo chiesto all'Amministrazione di mettere in campo tutte le azioni possibili, nei limiti dell'ambito di propria competenza, per supportare il comparto ricettivo, ovvero la sospensione dei tributi locali, Tari in primis, il posticipo dei termini di versamento delle utenze di acqua luce e gas, la gratuità dei pass per gli autobus turistici, dell'ingresso ai musei cittadini per i mantovani e dei parcheggi a strisce blu fino al 3 di aprile. Questo per incentivare l'utenza mantovana e per contribuire alla diffusione di un senso di 'normalità'. Inoltre – continua Dal Dosso – è indispensabile una massiccia campagna di promozione turistica, da studiare già ora e da lanciare non appena l'emergenza sanitaria sarà rientrata, per il recupero reputazionale della nostra destinazione. Servono misure immediate di sostegno, o si rischia il collasso del comparto e un piano straordinario per il rilancio del turismo a breve medio periodo. A tal riguardo abbiamo proposto la costituzione di un fondo provinciale, con capofila per la gestione il comune di Mantova e Camera di Commercio, alimentato da risorse provenienti dal pubblico e dal privato da indirizzare, in termini omogenei ed unitari, ad azioni di recupero dell'immagine dell'offerta turistica e del sistema economico dell'intera provincia mantovana".

Decisa l'istituzione di una cabina di regia che comprenda Comune, Camera di Commercio e categorie, per "essere pronti - ha detto il sindaco Mattia Palazzi - appena terminata l'emergenza a mettere in campo iniziative ed eventi di qualità per favorire il turismo nazionale su Mantova, e iniziative settimanali per rafforzare la domanda interna dalla provincia al capoluogo, con la collaborazione dei pubblici esercizi".

"Nei prossimi due mesi – ha proseguito Palazzi - anche insieme a Camera di Commercio, ci confronteremo per liberare le risorse possibili e necessarie per essere pronti a riconquistare gli importanti risultati di crescita che la città ha ottenuto in questi ultimi anni".

Il Sindaco Palazzi ha infine ricordato che l'amministrazione ha già realizzato alcune misure per sostenere le attività locali, annunciando che altre sono allo studio.

Coinvolto nell'incontro anche Marco Pasquali, sindaco di Sabbioneta, città patrimonio Unesco insieme a Mantova. Pasquali ha sottolineato come Mantova e Sabbioneta siano strettamente collegate e dal rilancio di Mantova passa il rilancio non solo di Sabbioneta ma anche dell'intera provincia.