Fondi assistenza ai disabili gravi, in consiglio regionale passa la mozione del Pd per ripristinare criteri ed entità del contributo vigenti fino ad oggi

Milano PalazzoRegioneLombardia3MANTOVA, 15 gen. - Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera a maggioranza due mozioni che affrontano il tema delle misure destinate a persone con disabilità. I due documenti sono stati presentati rispettivamente dal Partito Democratico (primo firmatario Gianantonio Girelli) e il secondo dalla maggioranza (primo firmatario Gianluca Comazzi).

Il primo documento, approvato a scrutinio segreto con 36 voti a favore e 32 contrari e 1 astenuto, chiede di rivedere la delibera regionale del dicembre scorso giudicata "peggiorativa rispetto a quella attuale" e di ripristinare i criteri e l'entità del contributo vigenti fino a oggi, "garantendo continuità nell'assistenza alle famiglie".

La seconda mozione (59 voti a favore e 12 astenuti) impegna la Giunta a continuare a investire su questo tema, facendosi anche portavoce con il Governo nazionale "per ottenere un incremento delle risorse e far fronte così alle necessità del futuro, in cui si prevede un incremento ulteriore di accessi al sistema". Quest'ultimo provvedimento, con un emendamento del Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega), impegna inoltre la Giunta a portare da 400 a 600 euro la soglia minima di contributo.

"L'approvazione della nostra mozione in Consiglio regionale è importantissima per tante famiglie che si trovavano a dover fare i conti con il pesantissimo taglio della Giunta leghista. L'assemblea ha fatto la sua parte e ha sconfessato la linea dell'assessore Bolognini, ma soprattutto ha ribadito che le persone disabili e le loro famiglie meritano rispetto. Ora vigileremo che la giunta regionale dia loro le risposte che si attendono." A dichiararlo il consigliere regionale del Pd Antonella Forattini dopo l'approvazione a voto segreto (36 sì e 32 no) della mozione del Pd che chiede di rivedere la delibera regionale n. 2720, approvata l'antivigilia di Natale, con cui la Regione modificava "in senso peggiorativo", secondo il Partito Democratico, le misure dedicate ai disabili gravissimi.

Ora, con l'approvazione della mozione del Pd, la Giunta, come detto, dovrà ripristinare almeno le condizioni precedenti.

"La maggioranza - dichiara il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Andrea Fiasconaro sull'argomento e sulle mozioni discusse e approvate ieri in consiglio - è spaccata, grazie al voto segreto che ho chiesto passa la richiesta di cambiare le regole e garantire fondi per il sostegno alla disabilità. Il dato politico è che il Consiglio regionale ha votato contro una delibera della giunta che penalizzava le persone disabili gravi e gravissime. La Maggioranza evidentemente perde pezzi sui temi sociali, quelli che toccano le persone fragili.Hanno presentato all'ultimo momento una mozione per rimediare all'errore della delibera di giunta natalizia.

"Il Consiglio regionale - conclude Fiasconaro - a questo punto dimostra di non essere in accordo con le decisioni politiche della Giunta. Fontana ne prenda atto e agisca di conseguenza: la Lombardia è ferma e la politica è divisa. Questo Governo non ha a cuore i problemi dei più deboli". 

L'assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, intervenendo nel dibattito che ha portato il Consiglio ad approvare le due mozioni ha dichiarato che "l'approvazione della mozione di una forza di opposizione rappresenta un ulteriore stimolo e rafforzamento del lavoro costante intrapreso da Regione Lombardia e che vede nella costituzione del fondo unico per la disabilità il contesto coerente e appropriato per sviluppare sempre migliori politiche a favore dei disabili e delle loro famiglie nella logica del progetto individuale capace di tradurre concretamente bisogni, aspettative e desideri".

L'assessore Bolognini ha quindi evidenziato come "la platea dei beneficiari di queste misure sia notevolmente cresciuta". "È passata, infatti – ha concluso l'assessore – dai circa 2.400 del 2013 ai circa 9.200 del 2019 ed è destinata a crescere ancora, soprattutto alla luce del fatto che è stato introdotto il principio del livello essenziale delle prestazioni".

 

 


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