In duemila in piazza Sordello per la prima manifestazione delle ‘sardine’ mantovane

MANTOVA, 30 nov. - Una manifestazione imponente, aperta e speranzosa: così si presentava ieri sera piazza Sordello, alla prima prova delle "sardine" mantovane.

Circa duemila persone hanno partecipato all'evento organizzato da quella che è ormai diventata una rete nazionale; un movimento nato a Bologna per rispondere alla marea di odio del salvinismo e che si sta diffondendo un po' in tutta Italia.

Bambini, ragazzi, genitori e nonni, famiglie intere di un'Italia che - come ha scandito l'organizzatore Sergio Trapasso al microfono - "è stufa di una vecchia politica sempre uguale e fatta da incompetenti".

In piazza si canta "Bella Ciao" e si parla al microfono aperto: toccante l'intervento di Cecilia Strada che ha spiegato le ragioni del movimento "Mediterranea", portando esempi della situazione tragica che vivono le donne migranti.

Un movimento spurio, non facilmente classificabile nella dicotomia destra-sinistra ma che denota precise caratteristiche repubblicane, antifasciste e legate alla Costituzione.

Diversi e sarcastici i cartelli di protesta, così come le centinaia di sardine di carta, di sughero e di legno portate dai manifestanti come simbolo di riconoscimento.

Si è scritto molto di una contiguità tra sardine e Partito Democratico, ma nella manifestazione mantovana si è vista quasi esclusivamente gente comune, unita da un sentimento e da una domanda di politica che il Parlamento di oggi non riesce a soddisfare.

Presenti, anche se defilati, esponenti del centrodestra e qualche dirigente del centrosinistra locale, attivisti Cinque Stelle e militanti di Potere al Popolo.

(eb)