Commercio mantovano in sofferenza, crisi per i negozi al dettaglio che diminuiscono del 10%

Acquisti Alimentari1MANTOVA, 04 ott. - Aria di crisi nel commercio mantovano. A lanciare l'allarma Filcams Cgil che evidenzia come il settore del commercio mantovano segna un -1,9% rispetto al 2017, mentre cresce solo settore riparazione autoveicoli (+1,1%). Ad andare peggio è Il commercio al dettaglio che si contrae del 2,9%, mentre quello all'ingrosso segna un -1,8%. Tra il 2010 e il 2018 si è verificata una contrazione dei negozi al dettaglio pari al -10,3% dei punti vendita complessivi.

In particolare sofferenza i piccoli esercizi del capoluogo, dove nel 2017 non si è registrata la presenza di alcun minimercato, ossia esercizi di vendita al dettaglio con superficie che varia tra 200 e 399 mq e che presenta medesime caratteristiche del supermercato.

Il primo elemento numerico relativo alle imprese che operano nel settore del commercio riguarda il numero. A fine 2018 erano oltre 20mila le imprese impiegate nel settore commercio, servizi e turismo che rappresentano il 50,3% delle imprese mantovane, leggermente in crescita rispetto al 2017 (49,8%).

Nel dettaglio il 43,1% opera nel commercio, il 12,1% nei settori alloggio e ristorazione, 9,8% in attività immobiliari e 9% nei servizi.

Andando ad analizzare nel dettaglio il settore specifico 'Commercio' vediamo che il 21,7% opera nel settore commercio, una percentuale inferiore alla media lombarda (22,3%) e nazionale (25,1%). Il commercio al dettaglio rappresenta la parte più consistente (47,5%) del commercio mantovano, seguito dal commercio all'ingrosso (38,6%) e dal commercio e riparazione autoveicoli e motocicli (13,9%). 

Spostando l'analisi sugli esercizi (sedi e unità locali) che svolgono come attività principale il commercio al dettaglio in sede fissa a fine 2018 nel mantovano si contano 3728 punti vendita, dato in calo di 76 unità (-2%) rispetto al 2017. Un calo registrato anche in Lombardia e a livello nazionale, seppur più ridotto. Dei 3728 punti vendita, 2460 sono localizzati in sede di impresa e 1268 in unità locali; nell'ultimo anno le sedi sono diminuite del 2,9%, così come sono diminuite anche le localizzazioni (-0,2%), negli ultimi anni la tendenza era stata inversa (ossia aumento di sedi e localizzazioni).

Superfici di vendita: il maggior numero di esercizi è compreso nella fascia fino a 150 mq (72,7%), seguono i punti vendita che vanno da 151 a 1500 mq (14,9%), mentre oltre 1500 mq solo 1,3% del totale. Interessante evidenziare come rispetto al 2017 sono complessivamente diminuiti gli esercizi di piccole dimensioni (fino a 150 mq) e quelli di medie dimensioni (da 151 a 1500 mq) rispettivamente del -2,7% e dello 0,5%, mentre sono aumentati gli esercizi più grandi (oltre 1500 mq) del +2,1%.

Specializzazione merceologica: il 38,6% degli esercizi commerciali mantovani è specializzato nel commercio di altri prodotti, seguono alimentari, bevande e tabacco (17,9%) e altri prodotti di uso domestico (13,7%)

Da segnalare che a Mantova rispetto al 2017 solo la vendita di apparecchiature informatiche per le telecomunicazioni (cellulari ecc...) si trova in territorio positivo nel 2018 con un +12,2%, mentre tutti gli altri prodotti hanno variazioni negative.

GDO (Grande Distribuzione Organizzata, Dati aggiornati al 31/12/2017): aumentano solo i grandi magazzini di 42 unità, stabili supermercati (96 unità) e gli ipermercati (10) mentre i minimercati diminuiscono passando da 17 a 11 unità. A Mantova capoluogo sono presenti il 23,8% dei grandi magazzini e il 35,3% delle grandi superfici specializzate; sempre il capoluogo ospita il 20% degli ipermercati e il 15,6% dei supermercati, mentre non ospita alcun tipo di minimercato (esercizio di vendita al dettaglio con superficie che varia tra 200 e 399 mq e che presenta medesime caratteristiche del supermercato).

I primi dati 2019 evidenziano per la provincia di Mantova un -1,4% dal punto di vista del volume d'affari rispetto al trimestre e un +4,6% rispetto allo stesso periodo del 2018. In questo caso registra segno meno il comparto del commercio all'ingrosso (-3,1%) mentre gli altri settori hanno segno + con servizi alle imprese (+6,5%) e alberghi e ristoranti (+6%) e servizi alle persone (+3,9%)

"I dati negativi del commercio al dettaglio – commenta Roberta Franzini segretario provinciale di Filcams Cgil - evidenziano come il piccolo esercizio commerciale non riesca competere con la capacità attrattiva e commerciale delle grandi catene.

La concentrazione di negozi, sia grandi che piccoli, dislocati fuori dalla città, nei tre centri commerciali presenti sul territorio mantovano, penalizza i piccoli esercizi del centro e dei paesi limitrofi, in termini di affluenza e di concorrenza.

Il dato positivo del turismo indica Mantova come una città attrattiva, questo dato dovrebbe essere da sprone per le amministrazioni e le associazioni di categoria, per il rilancio del centro storico favorendo e incentivando l'apertura di nuove attività".


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