Camminavano sulle auto in sosta e danneggiavano le telecamere, sgominata 'baby-gang' del centro: la Polizia Locale denuncia tre ragazzi, uno minorenne. (VIDEO)

MANTOVA, 27 set. - Si aggiravano per le vie del centro cittadino come una vera e propria "babygang", composta di ragazzi di età compresa fra i 14 e i 20 anni, e compivano atti vandalici e danneggiamenti per il puro gusto di farlo, prendendo di mira automobili in sosta sulle quali passeggiavano disinvoltamente, o le telecamere di videosorveglianza poste sul territorio comunale dall'amministrazione locale.

Ma proprio queste ultime, divelte piuttosto che ruotate in direzioni inutili per la sorveglianza dal Comando Centrale della Polizia Locale di viale Fiume, li hanno traditi.

Il Gruppo Operativo Misto della Polizia Locale di Mantova è riuscito a risalire alla loro identità e di denunciare per danneggiamento aggravato e in concorso, oltre che per danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici di pubblica utilità, tre ragazzi: N.M. senegalese di 19 anni, E.O.A. marocchino di 22 e M.D.P.E di 14 anni.

In particolare, come hanno spiegato questa mattina il comandante della Polizia Locale Paolo Perantoni e il suo vice Luigi Marcone, nel corso dei due mesi di indagini, partite a luglio, grazie alle informazioni incrociate fornite dalle telecamere e dai presidi del territorio come i vigili di quartiere, gli agenti della Polizia Locale sono riusciti a circoscrivere quattro episodi di danneggiamento, tre ai danni di telecamere di videosorveglianza cittadina in vicolo Sottoriva (13 e 22 luglio scorsi) e ai Giardini Valentini (lo scorso 20 agosto), e uno ai danni di alcune automobili parcheggiate in via Virgilio nella sera dello scorso 21 luglio. In particolare, relativamente a quest'ultimo episodio si vedono i ragazzi muoversi in gruppo, mentre alcuni di loro si staccano per camminare letteralmente sul cofano e sul tetto di alcune auto in sosta. Oltre alle denunce già inoltrate dalla Polizia Locale, verrà chiesto al Questore di emettere idonee misure di sua competenza, come l'avviso orale, nei confronti di tutti gli indagati.

L'assessore alla sicurezza del Comune di Mantova, Iacopo Rebecchi, recentemente preso di mira da un'associazione cittadina e dipinto come una sorta di regista di un Grande Fratello di Orwelliana memoria, ha approfittato dell'occasione fornitagli da questo servizio della Polizia per ricordare "l'importanza delle telecamere di videosorveglianza per garantire sicurezza ai cittadini e, come dimostra quest'indagine, anche per reprimere e scoprire autori di reati contro il patrimonio". Con le sue oltre 500 telecamere, Mantova risulta essere una delle città più videosorvegliate di Italia. Nelle prossime settimane verranno installate altre 23 telecamere in zone centrali come piazza Broletto e piazza Concordia, ma anche limitrofe come viale Montello.

(em.sa.)