Il commiato del Colonnello Fabio Federici. Dopo 4 anni lascia il Comando Provinciale dei carabinieri di Mantova

FedericiFabio4MANTOVA, 10 set. – Il 16 settembre il Colonnello Fabio Federici lascerà la direzione del Comando Provinciale dei carabinieri, destinato a un altro incarico di prestigio nell'ambito dello Stato Maggiore dei carabinieri di Bologna, nello staff del Generale di Brigata Claudio Domizi.

Cogliendo l'occasione dei saluti ai rappresentanti degli organi di informazione locale, invitati questa mattina presso la caserma di via Chiassi, ha tracciato un breve consuntivo di mandato iniziato quasi quattro anni fa, l'11 gennaio 2015.

Per prima cosa ha tenuto ad esprimere gratitudine nei confronti della comunità mantovana: "Qui mi sono sentito a casa; ho trovato un ambiente di generale grande efficienza e spirito di collaborazione".

Ringraziamenti sentiti sono stati indirizzati a tutti i rappresentanti istituzionali, alle altre Forze dell'Ordine, a tutti i Sindaci, alle Associazioni di categoria, oltre che al personale dei carabinieri e un ricordo affettuoso è stato rivolto a Piero Gualtierotti, il compianto Presidente dell'Accademia Virgiliana.

E' soprattutto a loro, quasi 500 militari dislocati nei 41 comandi della provincia, al loro prezioso lavoro che l'Arma mantovana ha conseguito notevoli successi operativi. "I dati confermano come i sacrifici fatti in questi quattro anni hanno determinato un progressivo decremento dei reati rispetto al mio primo giorno d'insediamento. – ha sottolineato il Colonnello Federici - Questo gratifica gli sforzi fatti sia dai miei carabinieri che da tutto il sistema sicurezza mantovano, con il quale abbiamo costantemente lavorato in stretta sinergia".

Ha ricordato l'istituzione di iniziative sociali "finalizzate ad imprimere impulso al rapporto di prossimità con la comunità" come il servizio "ascolto/ascoltiamoci", momenti di incontro con le che hanno visto la partecipazione di circa 15mila cittadini, e il progetto per spiegare la Carta Costituzionale nelle scuole a circa 4mila studenti.

La fiducia e la stima di cui godono i carabinieri è confermata dal fatto che circa oltre l'84% delle denunce è presentato presso i Comandi dell'Arma della città e provincia. L'analisi dettagliata della situazione della criminalità dal confronto dei quadrienni 2012-2015 e 2016-2019 evidenzia un calo generale della delittuosità pari a meno 19% dei delitti commessi sul territorio provinciale, con particolare riferimento ai furti (-28%), quelli in abitazione (-35%) e alle rapine (-30%).

Una diminuzione generale dovuta anche alla costante azione preventiva sul campo operata dai carabinieri con una media di 33mila servizi preventivi all'anno, che portano annualmente ad identificare circa 80.000 persone, a controllare 55.000 mezzi e che ha contribuito all'efficace contrasto al crimine concretizzatosi in questi ultimi quattro anni in circa 1000 persone arrestate e in 12000 denunciate in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria.

Significativi gli sforzi e i risultati, in questi anni, per il contrasto del fenomeno della prostituzione, allo spaccio di sostanze stupefacenti, (274 soggetti, di cui 78 in stato di arresto, ed sequestro di oltre 200 kg di sostanza stupefacente tra cocaina, eroina, hashish e droghe sintetiche), nonché ad un'azione mirata contro l'uso di alcolici che ha portato alla denuncia a piede libero per guida in stato ebbrezza e relativo ritiro di 570 patenti.

Notevole lo sforzo anche nel contrasto della criminalità organizzata, dello sfruttamento di immigrati clandestini e del relativo fenomeno del caporalato. "In quest'ambito – ha sottolineato il Colonnello Federici - è stata costituita una specifica task force provinciale, "fiore all'occhiello" riconosciuto anche in ambito nazionale, che, in virtù dei risultati eccezionali conseguiti, è stata additata dal Ministero dell'Interno come iniziativa virtuosa per numero di controlli, arresti, denunce e importi recuperati dalle ammende sia in agricoltura che nel tessile".

Non meno importante è risultata l'azione contro la 'ndrangheta, nell'ambito dell'operazione "Pesci" che ha inflitto un colpo letale all'associazione autoctona di stampo 'ndranghetistico capeggiata dal boss cutrese Nicolino Grande Aracri, arrestato dai carabinieri di Mantova nell'aprile del 2018.

Un cenno specifico è stato riservato agli "eventi sanguinari" verificatisi in questi quattro anni in città e provincia che, "grazie alla capacità professionali degli organi investigativi hanno consentito di assicurare alla giustizia gli autori, non lascando quindi nessun caso irrisolto".

Augurando al suo successore di proseguire su questa strada di efficace intervento sulle problematiche del territorio, in conclusione, il Comandante Provinciale, Colonnello Fabio Federici, Medaglia d'Argento al Valor Civile, ha voluto apertamente "ringraziare in particolare tutti gli uomini e le donne del Comando Provinciale di Mantova per il lavoro, spesso oscuro che 365 giorni su 365 svolgono in favore della comunità nonché abbracciare virtualmente tutti i cittadini del mantovano con l'augurio che l'Arma con la propria opera possa migliorare sempre più la loro qualità del vivere".

Il testimone al Comando Provinciale dei carabinieri di Mantova passerà, dal 17 settembre, al Colonnello Luca Mennitti, proveniente dal Comando di Cagliari.


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