Mantova, prevenzione degrado e occupazioni abusive nelle case Aler: accordo triennale Comune-Regione. Entrano in gioco i cittadini

RebecchiIacopo2MANTOVA, 28 ago. - La Giunta Palazzi, nella riunione di mercoledì 28 agosto, ha approvato lo schema di "accordo per il miglioramento dell'attività di prevenzione del degrado e delle occupazioni abusive e per la promozione di associazioni spontanee di cittadini residenti negli immobili di proprietà del patrimonio immobiliare Aler", di durata triennale, deliberato dalla Regione Lombardia.

"L'Amministrazione Comunale ha tra i suoi obiettivi quello di migliorare le condizioni di vivibilità e fruibilità del territorio negli spazi pubblici e privati – ha detto l'assessore alla Polizia locale del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi –, oltre a garantire la sicurezza urbana dei cittadini, il sereno e ordinato vivere civile e preservare il decoro urbano".

L'accordo ha come fine quello di prevenire e contrastare azioni illegali negli immobili Aler e nei quartieri a più alta densità di tali immobili. Tale accordo prevede che i Comuni possano, attraverso associazioni operanti nei quartieri ove è rilevante il patrimonio immobiliare Aler o promuovendone la costituzione, proporre a Regione progetti di sicurezza urbana, finalizzati anche all'attivazione di presìdi attivi degli abitanti residenti negli stabili di edilizia residenziale pubblica di proprietà o in gestione delle Aler. Inoltre, è prevista la possibilità di attivare nuclei di prossimità della Polizia locale o a darne ulteriore incentivo, ove già costituiti, con l'espletamento di specifici compiti, ulteriori a quelli di istituto, nell'ambito di azioni concordate.

"L'obiettivo dell'accordo, quindi, è quello di facilitare il lavoro della Polizia Locale – ha sottolineato Rebecchi –, installando impianti di videosorveglianza all'esterno degli immobili Aler per controllarli, permettendo interventi di natura preventiva, il controllo del territorio ed il contenimento dei fenomeni criminosi grazie alle segnalazioni di presidi attivi degli abitanti residenti negli stabili di edilizia residenziale pubblica di proprietà o in gestione dell'Aler".

I Comuni, di concerto con gli enti gestori, possono anche promuovere l'adozione di strumenti per la formazione di un contesto sociale e abitativo sicuro, tra cui i patti locali di sicurezza urbana, il custode sociale, il portierato sociale, l'apertura di spazi nei quartieri partecipati dai cittadini residenti, quali presidi attivi degli abitanti, la realizzazione di impianti di videosorveglianza in base alle vigenti leggi.


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