Arrestato in Siria foreign fighter italo-marocchino, aveva vissuto a Canneto: indagine partita dalla Digos di Mantova

Terrorismo Internazionale6MANTOVA, 28 giu. - Ha combattuto prima con le milizie di Al Qaeda e poi ha anche militato sotto la bandiera nera dell'Isis; nel 2013 aveva risieduto a Canneto sull'Oglio, in provincia di Mantova, e proprio da lì, nel 2015 la Digos di Mantova aveva iniziato un'indagine nei suoi confronti insieme ai colleghi di Brescia e alla Procura della Repubblica della stessa città lombarda.

Ora Samir Bougana, 25enne foreign fighter italo marocchino, è stato arrestato in Siria dalla Polizia di Stato proprio nell'ambito dell'indagine iniziata in provincia di Mantova.

Su di lui pendeva un'Ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere con finalità terroristiche. Dopo aver risieduto in provincia di Mantova, Bougana si era spostato in Germania, nella città di Bielfield, dove si era radicalizzato e da dove, dopo alcuni mesi, era partito per la Siria: ad attenderlo le milizie terroristiche dello Stato Islamico.

Fondamentale, come si diceva, è stata l'attività d'indagine della Digos mantovana che partendo da un'utenza telefonica tedesca, risultata essere poi intestata alla moglie di Samir, è riuscita a esaminare tutti i contatti telefonici intercorsi tra la donna e i parenti del marito rimasti in Italia. Nel corso di queste intercettazioni gli investigatori sono riusciti anche a raccogliere elementi fondamentali in grado di collegare il 25enne all'effettiva militanza attiva nell'Isis.

Le prove messe insieme dalla Digos di Mantova, unite a informazioni assunte in ambito internazionale, hanno consentito l'emissione dell'Ordinanza di custodia cautelare in carcere e il successivo mandato di cattura internazionale eseguito nei giorni scorsi.

Nell'agosto del 2018 Bougana era già stato arrestato, sempre in Siria, dalle Forze di Liberazione Curde che qualche giorno fa lo hanno consegnato alla Polizia Italiana e, in questi giorni, l'uomo è stato estradato nel nostro paese. Le indagini sono tuttora in corso poiché la Polizia non esclude di acquisire ulteriori prove in grado di far emergere eventuali appoggi e connivenze fornite al 25enne foreign fighter da parte di persone residenti in Italia e, in particolare, nella provincia di Mantova dove aveva stabilito rapporti e relazioni.

Emanuele Salvato


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