Iniziato lo smontaggio delle impalcature sulle facciate del Palazzo del Podestà. Piazza Erbe libera entro il 3 settembre

Mantova Ponteggi Podestà RimozioneMANTOVA, 24 giu. – Lo smontaggio delle impalcature sulle facciate esterne del Palazzo del Podestà è iniziato. Il grande reticolo di tubi, montanti e impalcati in cui il complesso monumentale tra piazza Erbe e piazza Broletto è ingabbiato dal 2013, a seguito dei danni causati dal sisma del 2012, verrà progressivamente smantellato secondo un cronoprogramma che oggi ha dato il via alle relative operazioni.

Si è iniziato dall'alto per liberare il lato di via Broletto entro il 5 luglio, garantendo l'accessibilità ai negozi, per proseguire, dall'8 luglio, sulla facciata di piazza Broletto, pur conservando l'area di cantiere.

 Dal 19 agosto, entro il 3 settembre, via i ponteggi da piazza Erbe, mentre in via Giustiziati i lavori, con inizio il 15 luglio, si protrarranno fino a fine settembre (Arengario escluso). Per l'eliminazione finale dei castelli di carico (le strutture metalliche che sostengono i materiali di lavorazione per il restauro) si dovrà arrivare agli inizi del 2020.

Questi lavori fanno parte del Lotto 1, relativo al consolidamento dell'edificio, ma hanno anche anticipato alcuni interventi (ascensori), mentre per il pieno recupero degli interni si dovrà attendere la progettazione e il finanziamento del Lotto 2: un problema che riguarderà il prossimo mandato dell'amministrazione comunale.

Ad assistere all'inizio dello smontaggio delle complesse impalcature (32mila giunti, 1000 cavallotti) sono intervenuti oggi il sindaco Mattia Palazzi e l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli, insieme ai responsabili dell'impresa incaricata, la cooperativa CMSA.

"Il percorso di recupero, rimasto bloccato dal dicembre 2013, è stato reso possibile grazie ai 9 milioni di euro assegnati dal Cipe del Governo Renzi (stanziati dal governo Gentiloni)". – ha sottolineato il sindaco Palazzi ricordando, anche, come dall'opposizione in Comune si sia cercato di ostacolare l'arrivo dei fondi addirittura con un esposto, senza esito, alla Corte dei Conti.

La cifra aggiuntiva ha permesso di completare un intervento complessivo che sfiora i 23 milioni di euro e che si spiega con le dimensioni e le caratteristiche del palazzo: 7mila metri quadrati, 250 stanze distribuite su otto differenti livelli, alcuni realizzati originariamente nel Duecento, altri dovuti a modifiche avvenute nei secoli successivi.


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