Spacciavano sulla ciclabile fra Mantova e Cerese e si nascondevano in un casolare abbandonato: arrestati due clandestini pregiudicati (VIDEO)

Mantova PoliziaStatale SequestroDroga-11GiugnoMANTOVA, 11 giu. - La cascina in via Parma, fra Mantova e Cerese, risultava disabitata. Ma lo era solo in apparenza, poiché al suo interno vi avevano trovato rifugio per i loro affari illeciti due spacciatori marocchini di 27 e 25 anni, clandestini sul territorio nazionale e con precedenti penali, entrambi arrestati.

La casa fatiscente era il luogo ideale per nascondersi e nascondere la merce da spacciare.

Ma ci ha pensato la Squadra Mobile di Mantova a stroncare il traffico e a sequestrare più di 600 grammi di hashish occultati in diverse parti della casa, ma che non sono sfuggiti al fine fiuto dei cani Irvin e Barack del reparto Cinofili di Bologna intervenuti a supporto dell'azione della Squadra Mobile di Mantova.

Come ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il commissario Giampaolo Solfo, l'operazione è stata messa in atto l'altra mattina dopo che alcuni giorni fa nel corso di un servizio di appostamento investigativo nella zona, era stato notato un ragazzo entrare nella cascina abbandonata di via Parma 17. Subito dopo, lo stesso ragazzo era stato visto uscire per incontrarsi sulla ciclabile con altri giovani per poi allontanarsi separatamente.

L'altra mattina la Mobile ha attivato l'operazione entrando nello stabile di proprietà di una società immobiliare, non a conoscenza di quello che si svolgeva all'interno. Una volta dentro gli agenti della Mobile si sono imbattuti nei due ragazzi di nazionalità marocchina intenti a dormire su un giaciglio di fortuna. I due erano senza documenti e, come detto, da successivi accertamenti è risultato che fossero in Italia dal 2017 senza permesso e gravati di precedenti.

Le perquisizioni hanno permesso agli agenti di trovare subito 15 grammi di hashish nei locali, ma il fiuto del cane Irvin è stato fondamentale per ritrovare un panetto di 100 grammi sempre di hashish nascosto sul davanzale interno del bagno. Barack, l'altro cane intervenuto nell'operazione, ha permesso di ritrovare nella stanza adiacente un grosso quantitativo di hashish, ben 500 grammi.

Le operazioni di controllo successive hanno poi permesso agli agenti di rinvenire e sequestrare 4 confezioni di rotoli di cellophane, usati per confezionare le dosi di stupefacenti, e altro materiale utile a questo scopo. In tutte le stanze della villetta, nascosta da una fitta vegetazione, e anche nel giardino di pertinenza sono stati ritrovati numerosi dischetti di cellophane di solito usai per confezionare le dosi. Oltre a ciò sono stati trovati e sequestrti diversi telefoni cellulari usati dagli spacciatori per comunicare e cambiati spesso per eludere le intercettazioni telefoniche.

La Polizia ha anche accertato che i due uomini avano manomesso il contatre Enel all'interno dell'abitazione al quale aveano applicato un cavo per 'rubare' l'energia elettrica. I due marocchini, E.A.S. 27 anni e O.C. 25 sono stato arrestati e associati alla Casa Circondariale di via Poma. La loro posizione è anche la vaglio dell'Ufficio Immigrazione della Questura per procedere alla loro espulsione dal territorio nazionale nel momento in cui verranno scarcerati. Gli agenti, come sottolineato dal commissario Solfo, stanno portando avanti ulteriori indagini per risalire ai canali di approvigionamento della droga.

Si tratta del secondo grosso colpo in pochi giorni inferto dalla Polizia al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Qualche giorno fa, infatti, sempre la Polizia aveva arrestato uno spacciatore di Colle Aperto che aveva intorno a sè un fitto giro di clienti.

Emanuele Salvato


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